“Spostarsi con i mezzi a Bari non è sicuramente una certezza, sono più le volte in cui si accumulano ritardi che quelle in cui fila tutto liscio. Senza contare i mezzi obsoleti e spesso troppo pieni. Alla fine, se si può, è meglio spostarsi in auto, a parte il traffico e il problema dei posti auto, almeno si hanno più certezze di arrivare in tempo”. Lo ha raccontato a Borderline24 una cittadina Barese in merito alla situazione dei trasporti, ma non si tratta di un caso isolato.
Dai ritardi, in particolare nelle ore di punta, ai mezzi vecchi o piccoli, all’interno dei quali si è costretti a viaggiare “spesso come sardine”, sino al timore per alcune corse, nello specifico quelle dirette verso alcune zone della città o in determinate fasce orarie. Sono solo alcune delle problematiche elencate che, ad oggi, evidenziano alcuni cittadini, portano a vivere “con malumore” gli spostamenti urbani. “Sicuramente i diversi disagi non invogliano i cittadini a prendere i mezzi – racconta un’altra cittadina che usufruisce spesso dei treni per raggiungere il capoluogo pugliese – se si è fortunati fila tutto liscio, ma ci sono giornate in cui i minuti di ritardo si accumulano sugli schermi e non si può fare nient’altro che aspettare la prossima corsa che, poi, puntualmente, sarà pienissima. Non ci pensano che, per certe fasce orarie, è necessario incrementare non solo le corse, ma anche i vagoni. Non è facile per chi studia, ne tanto meno per chi lavora e ha necessità di arrivare in tempo a destinazione. Personalmente non guido, ma in alcuni casi penso che l’auto sarebbe la soluzione migliore” – conclude.
Non solo treni, le problematiche riguardano anche i bus, in particolare il servizio di trasporto pubblico dell’Amtab che, sebbene evidenziano alcuni “sia migliorato molto per quanto riguarda la puntualità” ha dei difetti che riguardano sia le condizioni dei mezzi, sia la percezione della sicurezza. “In alcuni mezzi – ha spiegato un residente – anche se ci si siede, gli ammortizzatori sono così vecchi che si finisce per farsi male. Ad alcuni è capitato anche di veder piovere dentro. Senza contare poi che, su alcune linee, vengono i brividi. Con tutte le cose accadute recentemente prima di prendere un bus devi farti il segno della croce, sperando che non accada nessun episodio di violenza o non ci sia nessun esaltato sulla corsa” – conclude. La problematica relativa alla sicurezza era stata rimarcata dagli stessi autisti che, proprio lo scorso 31 ottobre, in occasione della festività di Halloween, hanno elencato le corse più a rischio, con episodi che ormai, non riguardano più solo quel giorno in particolare, ma anche altre giornate dell’anno.
Tra i luoghi più a rischio spiccano piazza Moro e i quartieri periferici di San Paolo, in particolare per le linee 3, 13, 16 e 53, ma anche San Pio, con la linea 19. Inoltre, in quell’occasione, era stato richiesto il potenziamento dei controlli per la linea 33, collegata sia con il San Paolo e San Pio. Ma non solo: tra le linee a rischio anche l’11 e l’11/ collegate da piazza Moro al quartiere Loseto, la linea 4, collegata con Carbonara, le linee 1e 19 per quanto concerne il collegamento con il Cara di Palese e le linee in transito da corso Mazzini e il quartiere Libertà. “Le ultime corse, soprattutto quelle che vanno verso la periferia, sono quelle che fanno più paura – ha spiegato una ragazza – mi è capitato spesso di prenderle, ma ero sinceramente intimorita ogni volta per quello che accadeva. Purtroppo non c’è nessun controllo e gli autisti sono lasciati da soli. Mi sarebbe piaciuto poter contare su linee anche notturne, per evitare di prendere l’auto, ma se è questo l’andazzo e soprattutto se non è prevista nemmeno l’ipotesi di incrementare i controlli, preferisco spostarmi con l’automobile” – ha concluso.