“Oggi è un giorno brutto: per la terza volta nella mia vita mi ritrovo ad essere vittima di un furto”. Inizia così il racconto affidato ai social da un cittadino Barese, non vedente, impegnato quotidianamente nelle attività di sensibilizzazione all’abbattimento dei tabù rispetto alla cecità, anche tramite l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.
“È una sensazione che ti spiazza, ti violenta dentro anche perché malviventi, estranei cattivi, entrano nella tua vita, nelle tue cose e feriscono anche te, il tuo intimo. Il danno è grosso perché hanno portato via l’auto che con tanti sacrifici ho comprato qualche anno fa che permetteva alla mia famiglia di aiutarmi nelle mie cose, oltre che di aiutare anche loro. Il danno è grosso, ma la terribile burocrazia e le tantissime incombenze successive sono anche peggio, perché non solo devi cercare di essere lucido per fare i passi giusti per non avere ulteriori sorprese, ma devi farlo in mezzo a mille peripezie. Per non dire che quando accade un furto del genere, purtroppo dai quasi per scontato che non ritroverai più ciò che ti hanno portato via”- evidenzia ancora.
“Tanti anni fa – aggiunge infinee – entrarono nella nostra casa e quello fu un colpo duro per tutti noi, poi mi hanno portato via il tandem, vi rendete conto la pochezza umana di certa gente, ed ora l’auto. Oggi è un giorno brutto, ma come sempre domani si ricomincia più forti di prima. L’auto si ricomprerà prima o poi, la giustizia si spera farà il suo corso, ma soprattutto tutto questo mi dà lo spunto per riflettere su quanto siano importanti certe cose per tutti noi in questa società in cui spostarsi e anche velocemente è fondamentale” – conclude.
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