Dopo il successo dell’anno scorso ritorna la rassegna Caffè filosofici (Fare Filosofia a Teatro) in collaborazione con la Società Filosofica Italiana-sezione di Bari con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Monopoli. Si tratta, in particolare, di un ciclo di incontri. Quest’ultimo è stato presentato in conferenza stampa nella Biblioteca Rendella a Monopoli da Rosanna Perricci, assessore alla cultura del Comune di Monopoli e da Alessandra Dalena, direttrice artistica Ubuntu.
Gli appuntamenti sono gratuiti e a ingresso libero e si affiancano alla stagione teatrale 2023/24 del Teatro Mariella di Monopoli intitolata “Utopia”, promossa e organizzata da Ubuntu non solo teatro in collaborazione con Apad onlus e la Biottega Benefit sempre con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Monopoli.“La Città di Monopoli investe in cultura e, tra le tante iniziative messe in campo, lo fa anche con i caffè filosofici, un’occasione unica per riflettere e ragionare su diversi temi – ha commentato il sindaco Angelo Annese che ha fatto pervenire un suo messaggio pur non potendo partecipare alla conferenza stampa. Mi piace pensare che si riuniscano persone di varie età, giovani cresciuti nell’era digitale insieme a meno giovani. Ringrazio tutti gli attori in campo per l’opportunità concessa che l’Assessorato alla Cultura ha saputo cogliere” – ha concluso.
“Dopo il successo dello scorso anno l’Assessorato alla Cultura ha voluto promuovere anche quest’anno i Caffè Filosofici dell’associazione Ubuntu – ha affermato invece l’assessore Perricci. Diversi i temi che andremo ad affrontare quest’anno con cinque incontri capaci di coinvolgere gli intervenuti. Appuntamenti per dialogare e confrontarsi”. Parole a cui fanno eco quelle di Alessandra Dalena, di Ubuntu.
“Nella scorsa stagione i caffè filosofici sono giunti per la prima volta sul territorio monopolitano: l’esperimento ha avuto un bellissimo riscontro e noi siamo felici e onorati che l’Assessorato alla Cultura del Comune di Monopoli abbia scelto di sostenere questa preziosa occasione di incontrarsi, approfondire tematiche interessanti in una modalità originale e coinvolgente, che come l’anno scorso speriamo veda la partecipazione di tante persone di tutte le età. Un ulteriore ringraziamento va alla sezione di Bari della SFI, che accoglie sempre con entusiasmo le nostre proposte offrendo la collaborazione di personalità di grande rilievo” – ha evidenziato. Anche il filosofo Alberto Maiale vicepresidente SFI/sezione di Bari ha inviato un suo breve intervento. “A nome della Sezione barese della SFI, esprimo tutta la soddisfazione per la riconferma della collaborazione con Ubuntu per questa stagione teatrale, abbinata ancora una volta ai caffè filosofici: il teatro è uno dei tanti possibili linguaggi della Filosofia” ha concluso il filosofo Alberto Maiale.
Cinque saranno gli appuntamenti dal 26 novembre al 10 marzo incentrati sul tema dell’utopia che si terranno alle 17.30 alla Biblioteca Rendella. Si comincia domenica 26 novembre con l’anteprima condotta proprio dal prof. Maiale che si soffermerà sul pensiero materiale che spesso è in grado di anticipare gli sviluppi della nostra società, disegnando segnali utopici e distopici: dalla letteratura alle serie tv. Come può aiutare la filosofia a districarci negli scenari del futuro prossimo?
Dopo la pausa natalizia il ciclo di incontri proseguirà il 21 gennaio con il tema “Utopia, l’isola che non c’è”. “Che cosa sono e a che cosa servono le utopie? Sono solo sogni irrealizzabili, fantasie ed elucubrazioni della mente oppure prefigurazioni di realtà future? Ne discuteranno i docenti Antonietta D’Alessandro e Alberto Maiale. Il 7 febbraio si parlerà di Distopie vampiriche con i docenti Francesco Paolo De Ceglia e Francesca Lunanova che cercheranno di far comprendere perché la presenza dell’altro, talvolta, possa trasformare la nostra dimensione sociale in una vera e propria distopia.
Frammenti utopici dalla fantascienza è invece il tema di domenica 25 febbraio con i professori Liborio Dibattista e Roberto Anglani. Attraverso “pretesti” della letteratura e del cinema di fantascienza si rifletterà sull’idea di luogo (topos): buono, cattivo, altro, negato; Eutopia, Distopia, Eterotopia, A-topia e di come questi luoghi finiscano per definire o anche negare la nostra umanità. Chiude la rassegna il 10 marzo la prof.ssa Annalisa Caputo con il tema “Filosofia, ai confini dei saperi”. Ci sono limiti tra i saperi? Quali confini esistono tra filosofie e altri linguaggi? Si tenterà di costruire ponti possibili e luoghi, anche utopici, di comunicazione tra e con le scienze.