“Bari è migliorata, è diventata sempre più attrattiva per i turisti. Ma la crescita non ha portato però ad un miglioramento dei servizi”. I boomer di Bari (i nati tra il 1946 e il 1964) raccontano quella che è stata l’evoluzione della città. Una città che è cambiata notevolmente, anche in termini di nuovi quartieri che sono nati. Ma che negli anni sembra non aver dato adeguate risposte dal punto di vista dei servizi.
“Bari nel corso degli anni ha subito rilevanti trasformazioni sull’urbanistica – ci raccontano – con la costruzione di quartieri residenziali nuovi. La presenza della chiesa di San Nicola ha portato ad attrarre molti turisti. E’ cambiata anche la costituzione della popolazione, ci sono molti stranieri ed è diventata una città multietnica”.
I problemi però sono aumentati, a cominciare dalla microcriminalità: dalle baby gang alle aggressioni fino agli scippi in strada. “Certo non c’è più la criminalità di una volta – ci raccontano ancora – a Bari Vecchia o in altri quartieri prima non si poteva tanto camminare in tranquillità come accade ora. Si sparava per strada. Ma adesso la paura un po’ ovunque è per le aggressioni, gli scippi, certe volte si ha timore a passeggiare di notte”.
Altre criticità sono legate alla non sempre puntuale manutenzione. “L’ampliamento della città ha portato ad una scarsa manutenzione delle strade, della pubblica illuminazione, si registra un abbandono di rifiuti nelle periferie. A Bari mancano i servizi igienici pubblici, questo crea un grave disappunto nei turisti e nelle persone anziane. Sino alla fine degli anni 60 c’era in corso Vittorio Emanuele l’albergo diurno che offriva servizi per la cura della persona, bagno, docce, pedicure, barba, capelli. Ora per trovare un bagno in centro bisogna o sperare nei commercianti o arrangiarsi”. Ma, concludono i boomer, “tutto sommato è sempre bello vivere qui”.
(Con il tempo, il termine “baby boomer”, insieme ai suoi sinonimi “boomer” o semplicemente “boomie”, è stato utilizzato per indicare i nati tra il 1946 e il 1964 anche in paesi diversi da quelli nordamericani o europei e che quindi non furono parte del boom demografico da cui appunto deriva il termine).