Un contributo pari a 50mila euro, il supporto per lo sviluppo del business e l’uso del brand Esa, l’Agenzia spaziale europea. Sono solo alcuni dei vantaggi che gli startupper specializzati in sviluppo di tecnologie e prodotti con connessione spaziali, potranno avere partecipando alla call che partirà a ottobre e che darà il via alla selezione per la creazione della rete Esa – Bic (Business incubation center) il più grande network di incubatori del settore spaziale presente in Europa. Coordinato dal distretto tecnologico aerospaziale (Dta) della Puglia e supportato dalle agenzie spaziali europea e italiana, Esa Bic Brindisi è il primo e unico incubatore di startup nel Sud Italia. Il progetto si avvale del contributo di 15 partner.
Alla selezione potranno partecipare startup costituite da meno di 5 anni o gruppi informali che si impegnano a fondarne una e che sviluppano o soluzioni per l’industria spaziale, soluzioni abilitate da tecnologie e sistemi spaziali o soluzioni non spaziali utilizzando innovazioni derivanti dal settore spaziale. “È uno straordinario risultato avviare e gestire il primo e unico incubatore dell’Agenzia spaziale europea del Mezzogiorno d’Italia”, spiega Giuseppe Acierno, presidente del Dta evidenziando che si tratta di un risultato raggiunto grazie al “grande sforzo progettuale e organizzativo che ha permesso al Distretto di vincere la gara nazionale e di poter guidare così nuove e giovani imprese nel mercato globale dello spazio”. “Partendo dalla Puglia, insieme ai nodi del Politecnico di Torino e del Politecnico di Milano e al nodo di Padova – conclude – porteremo il Mezzogiorno nel cuore dell’impresa spaziale europea”.