Trecentoquattro persone, con la complicità di tre dipendenti di un Caf della provincia di Lecce, sono state denunciate in quanto accusate di aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza. La frode nei confronti dello Stato, secondo quanto emerso, ammonta a oltre 2,2 milioni di euro. È quanto scoperto in seguito alle indagini effettuate dai finanzieri della compagnia di Otranto nell’ambito di un’inchiesta condotta su presunti illeciti per l’ottenimento delle misure di sostegno.
Delle 304 persone denunciate, 301 avrebbero reso o utilizzato dichiarazioni o documenti falsi per percepire indebitamente il reddito di cittadinanza, tre invece sono accusate di peculato, in particolare i dipendenti del Caf. In seguito alle indagini è stato accertato che la somma pari a 1,6 milioni di euro è stata già percepita, mentre l’altra parte è stata bloccata in seguito all’inchiesta. Attualmente è stato disposto il sequestro preventivo delle somme ottenute in maniera illecita, più nello specifico i militari hanno accertato che chi presentava domanda dichiarava in maniera falsa di possedere il requisito della residenza in Italia da oltre 10 anni, di cui gli ultimi due continuativi, ma così non era. Le fiamme gialle hanno allertato l’Inps inoltrando loro segnalazione per interrompere le erogazioni in corso e per avviare le pratiche per il recupero delle somme già percepite.
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