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Cibo nei lidi, il divieto preoccupa anche i baresi: “Non è giusto”

Il racconto di alcune famiglie terrorizzate dal caro prezzi, ma c'è ancora chi chiude un occhio quando vede una borsa frigo al botteghino

Pubblicato da: Francesca Emilio | Dom, 20 Agosto 2023 - 10:00

“Vietato portare il cibo nei lidi? È inaccettabile, io me ne frego. Non si possono costringere le famiglie a pagare anche per pranzare con gli aumenti che già abbiamo subito solo per poterci assicurare un posto comodo al mare in un luogo in cui, di spazi per le famiglie, ce ne sono davvero pochi”. A raccontarlo a Borderline24 è una cittadina barese intervenuta in merito alla questione sulla quale si sta dibattendo in questi giorni relativa alla decisione di alcuni lidi pugliesi di vietare l’introduzione di cibi e bevande dall’esterno.

L’obiettivo di molti gestori, sarebbe quello di incentivare i clienti ad acquistare i prodotti, tra cui pasti, preparati sul posto, fattore che però, soprattutto per via del caro prezzi, per molte famiglie risulta difficile oltre che “oltraggioso”, in quanto, spiega ancora la cittadina “viene meno il diritto di potersi preparare e portare il cibo da casa al mare, non c’è niente di più bello”. “Mi sembra una cosa ingiusta – prosegue la cittadina – già solo per stare in un lido ci tocca pagare, purtroppo però è necessario per chi ha bisogno di alcune comodità che una spiaggia libera non sempre offre. Ma se dovessi scegliere tra questo e il dovermi comprare obbligatoriamente il cibo dai ristoranti o bar del posto, preferirei a quel punto spiagge pubbliche attrezzate, ma libere. Anche perché i lidi non dovrebbero manco esistere a pensarci bene, il mare è di tutti. La parmigiana e la birra portate da casa, in estate e a Bari, sono sacrosante. Questa storia non mi piace per niente ed è già successo di essere guardata con gli occhi storti anche solo per un panino in alcuni lidi a Bari”. Proprio qualche giorno fa a Torre Lapillo, in Salento, tre famiglie sarebbero state invitate a lasciare il lido, dopo aver speso 50 euro per un ombrellone e due sdraio, perché avevano introdotto alimenti dall’esterno.

A preoccupare i cittadini, sono i costi: non solo quelli relativi agli abbonamenti stagionali dei lidi, quest’anno in forte aumento, ma anche le tariffe relative proprio alla ristorazione che oscillano da un minimo di 15 euro a un massimo di 100. Una denuncia in merito è stata effettuata da Dario Durso, avvocato e attivista del Codacons di Bari che, negli scorsi giorni ha evidenziato la presenza di costi troppo onerosi per le famiglie. Una semplice domenica al mare, così come già evidenziato da Borderline24, potrebbe infatti arrivare a costare anche oltre i 300 euro, calcolando i prezzi per la permanenza (tra cui ombrellone, sdraio e altri servizi) ai quali vanno aggiunti quelli per il pranzo. Ragion per cui, secondo il Codacons, vietare di portare da mangiare ai bagnanti è un limite da non superare. Ma non è dappertutto così, ci sono alcuni lidi in cui “si chiude ancora un occhio” quando ci si presenta al botteghino con la borsa frigo piena di cibo e bevande.

“Da noi – ha spiegato un cittadino barese in vacanza a Campomarino di Maruggio – i costi sono ancora contenuti. Il caffè costa ancora un euro, lo stesso il caffè. L’ingresso per il lido costa 40 euro, con ombrellone e due lettini, nessun aumento dagli anni precedenti così come non c’è nessun divieto di portare il cibo da casa. Vero è che il lido che frequento ogni anno non fa proprio tavola calda, ma offre soluzioni ‘mordi e fuggi’, a maggior ragione ci guadagnerebbe con un aumento dei prezzi e il divieto di portare cibo dall’esterno, invece non impongono nulla. La gente se vuole si porta la sua borsa frigo con panini o pasta al forno e parmigiana” – conclude. Lo stesso accade in un lido situato a Molfetta.

“Non ho pagato neanche l’ingresso – spiega una cittadina – ma solo ombrellone e sdraio e non mi hanno fatto storie quando hanno visto che avevo portato il cibo da casa. Non so se è una condizione relativa all’intera zona, ma credo la situazione cambia a seconda dei posti. I prezzi li ho trovati abbastanza contenuti, i miei amici che non si erano organizzati con il cibo da casa non hanno speso un patrimonio. Bisogna saper scegliere dove andare, certo è vero che alcuni luoghi la Puglia si sta trasformando in regione di lusso, mi auguro che il divieto di non portare cibo da casa nei lidi non diventi la prassi, perché sarebbe insostenibile per tante famiglie” – conclude.

Foto repertorio

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