Il prezzo della benzina continua a salire. Tra esodo e controesodo estivo, lo Stato tra le accise e l’Iva incasserebbe 2,27 miliardi. Ipotizzando 15 milioni di autovetture benzina-gasolio in circolazione sulle autostrade e una media di 3 pieni solo per gli spostamenti e successivo ritorno, si stima che lo Stato incassi 2.275.875.000 euro grazie alla tassazione sui carburanti (media tra tasse benzina/gasolio: 1.513.125.000 a titolo di accise, 762.750.000 a titolo di Iva). La stima è di Assoutenti che chiede al governo un intervento immediato.
Intanto la Finanza ha potenziato i controlli sugli impianti. In particolare, nel periodo dal 1° al 15 agosto 2023, sono stati complessivamente eseguiti 1.230 interventi, riscontrando irregolarità in 325 casi, nei confronti di:
– 85 distributori operanti sulle autostrade;
– 1.145 impianti attivi sulla restante rete stradale.
Le attività di controllo hanno determinato la contestazione di 789 violazioni, di cui:
– 363 per mancata esposizione dei prezzi e/o difformità di quelli praticati rispetto a quelli indicati;
– 426 per inosservanza degli obblighi di comunicazione all’“Osservaprezzi carburanti”, istituito presso il Ministero delle imprese e del made in Italy.
E sui rincari dei carburanti il Codacons annuncia per i prossimi giorni un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia e ai comandi regionali della Guardia di Finanza. “Chiediamo alla magistratura di intervenire sui rincari che si registrano in occasione delle partenze degli italiani, aprendo una indagine tesa a verificare la possibile fattispecie di aggiotaggio – afferma il presidente Carlo Rienzi – Vogliamo capire quale sia la causa dei repentini aumenti dei listini alla pompa e se vi siano possibili manovre speculative finalizzate ad alzare i prezzi in occasione degli spostamenti dei cittadini”.