Ad Alberobello torna il consueto appuntamento con “La notte dei Briganti”. Andrà in scena nei giorni di sabato 12 e domenica 13 agosto, con replica il week-end successivo cioè sabato 19 e domenica 20, la XVII edizione dell’evento, organizzato dall’Associazione Sylva Tour and Didactics, con il patrocinio del Comune di Alberobello, si terrà presso la Masseria Calmerio, sulla S. P. 81, in Coreggia, frazione di Alberobello.
“La Notte dei Briganti è uno degli appuntamenti imperdibili del cartellone degli eventi estivi. Lo è per la città di Alberobello e in particolare per gli ospiti che scelgono di soggiornare in Città proprio in questo periodo dell’anno pur di non perderlo e per tutti coloro che amano le rievocazioni storiche. Questa edizione – spiega Francesco De Carlo, Sindaco di Alberobello – è senza dubbio la più bella perché quest’anno l’Associazione Sylva Tour, organizzatrice dell’evento e a cui va il ringraziamento dell’Amministrazione comunale, ha meritato il Premio ITALIVE, la guida che – in collaborazione con Autostrade per l’Italia – offre a turisti e automobilisti un calendario aggiornato delle attività turistico/culturali che animano i territori attraversati, promuove il turismo di qualità valorizzando lo straordinario patrimonio paesaggistico, artistico, culturale, di tradizioni popolari e agroalimentari e garantisce esperienze di viaggio uniche. Questa edizione è anche la più melanconica perché un figurante alberobellese, Modesto Cammisa, è mancato qualche mese fa. La sua assenza ci riempie di tristezza ma non per questo ‘La notte dei briganti’ 2023 ci farà mancare il consueto tuffo nel passato della storia della nostra. Alberobello è tutto questo. Siamo Cittadinanza perché abbiamo radici e tradizioni” – sottolinea.
Si tratta di uno spettacolo en plein air che da 17 anni racconta al pubblico di partecipanti, appassionati di tutte le età, i fatti realmente accaduti e che hanno caratterizzato la vita e le vicende di briganti o brigantesse vissuti in terra di Puglia, seppur in versione romanzata e con un pizzico di immaginazione e fantasia. Per questa edizione, il plot è incentrato sui fatti del ‘brigantaggio della restaurazione’ precedente l’unità nazionale. Le sette scene raccontano i fatti del brigante Don Ciro Anicchiarico. “La Notte dei Briganti ad Alberobello – conclude Luca De Felice, Presidente dell’Associazione Sylva Tour and Didactics – offre un’occasione di riflessione sulla storia dell’ottocento nella Murgia dei trulli. Rappresentando la figura del prete brigante, Don Ciro Annichiarico, questa edizione approfondisce il fenomeno del brigantaggio della restaurazione, con particolare riferimento agli eventi che imperversavano anche nei nostri boschi. La manifestazione rappresenta infine un forte momento di incontro intergenerazionale e di coesione sociale, proprio per le differenti età dei figuranti, che con passione e determinazione partecipano e danno vita a questa straordinaria ricostruzione storica”.
I fatti saranno rappresentati da 120 interpreti, tra attori e figuranti, all’interno di un percorso ampio e suggestivo lungo circa 1,2 km. Al termine dello spettacolo, il pubblico potrà intrattenersi nello spazio antistante Masseria Calmerio per degustare prodotti gastronomici.Il costo del biglietto è di 8,00 euro. È prevista la gratuità per i ragazzi di età inferiore ai 7 anni. L’orario di inizio è fissato per le 19:20 e si entrerà per gruppi ogni 10 minuti, con ultimo ingresso alle 22:00. Per agevolare gli ingressi, è necessaria la prenotazione telefonando al 380 4111273 (anche via Whatsapp) o compilando il modulo su www.lanottedeibriganti.com.
Le vicende narrate in questa XVII edizione de La Notte dei Briganti sono ispirate alla figura del brigante Ciro Anicchiarico, alias Papa Ciro nato a Grottaglie (Taranto) il 16 dicembre 1775, che a 25 anni era sacerdote e maestro di canto gregoriano. Nel 1803, accusato dell’assassinio di Giuseppe Motolese, suo rivale nell’amore di Antonia Zaccaria, fu arrestato. Riuscì, però, a fuggire e a tornare a Grottaglie. Massone e giacobino, sostenne inizialmente il nuovo regime sopravvenuto nel 1806, spadroneggiò con i cinque fratelli nella guardia civica del Comune. Nel 1808 venne nuovamente arrestato, detenuto nel carcere di Lecce, il 13 agosto 1812 riuscì ad evadere. Datosi alla macchia, fondò nel 1813 con il fratello Salvatore, con Michele Marseglia e Gennaro Annese, disertori dell’esercito napoleonico, una banda di ventiquattro persone e giurò lo sterminio dei persecutori. Arrestato il 7 febbraio, per essere fucilato nella pubblica piazza di Francavilla, il giorno seguente. Durante l’interrogatorio il sacerdote-brigante confessò di essere stato l’autore materiale di 70 omicidi. La storia si snoda in 7 scene in cui 120 attori interpretano personaggi realmente esistiti coinvolti nelle vicende legate al fenomeno del brigantaggio.