“Da giorni leggo ovunque notizie su un caro prezzi che riguarda il Salento. Sinceramente mi sembra una campagna denigratoria verso il nostro territorio. Dovremmo essere tutti più lucidi nella descrizione delle storie e dei numeri. Si parla di un calo di presenze ma i conti si dovrebbero fare alla fine della stagione, era preventivabile tutto questo, perché i rincari quotidiani tra carburante, cibo e bollette varie, ha costretto molte famiglie a rivalutare le opzioni per le vacanze. Già nel 2019, ultimo anno pre Covid, registrammo un lieve calo di presenze dopo il boom degli anni precedenti. Calo fisiologico ma già mettevamo in guardia su un’ulteriore flessione, se non si fosse intervenuti per qualificare e differenziare l’offerta turistica, per formare il personale, per offrire servizi su misura per le varie fasce di clientela”. A parlare è il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo “La Puglia Domani” e presidente “Movimento Regione Salento”.
“Premesso che sono contrario ad ogni forma di speculazione e ai prezzi esagerati, c’è da dire che vengono esposti o indicati prima, lasciando a ciascuno la scelta di spendere quelle cifre oppure no. Quali sono i prezzi fuori mercato? Semplice: se scegli di andare in una piccola realtà, magari decentrata rispetto a quelle più gettonate, non puoi pagare le stesse cifre. Tutto devo essere proporzionato tra domanda e offerta. I costi devono essere chiari prima, nessuno deve subire sorprese. Paragonare però i nostri prezzi a quelli della Grecia o dell’Albania (ed anche lì spendi a seconda di dove scegli di andare) è una scorrettezza. Non ho mai letto da nessuna parte, tanto per essere chiari, che i Caraibi sono più cari del Salento. Lo si dà per scontato”.
“Detto questo, arrivati nel Salento, ci sono chilometri di costa libera e di scogliere meravigliose. Se una famiglia vuole risparmiare può risparmiare. Chi prenota ha scelto il Salento. Siamo in un libero mercato. Qui nel Salento ci sono meraviglie per tutte le tasche. Lungi da me però avallare le esagerazioni, l’ho premesso e lo ripeto. Lo dice la saggezza popolare salentina: “Comu spiendi mangi”. Ognuno scelga quanto può spendere, dove andare e cosa mangiare. Perché tutto questo rumore intorno al Salento? Ma veramente pensate che i problemi del Salento siano i prezzi alti?
“Noi combattiamo ogni giorno per i veri problemi di questa terra, e chi vuole provare a risolverli, chi vuole unirsi a noi, venga, lo aspettiamo a braccia aperte”.
“Abbiamo alzato le barricate contro l’eolico offshore e il fotovoltaico selvaggi che sfregiano il paesaggio e la bellezza; ci battiamo da sempre per servizi dignitosi nella stazione di Lecce, declassata da stazione di testa della linea ferroviaria nazionale ad infrastruttura periferica e di serie B, senza scale mobili né ascensori a disposizione degli utenti, costretti a trascinare il peso dei bagagli. Per i passeggeri di Salento in Bus il capolinea è la Camera di Commercio, con un lungo tratto da percorrere a piedi per arrivare in stazione; sono da terzo mondo le linee i collegamenti con la linea ferroviaria locale e con l’hinterland”.
“Un copione che si ripete all’aeroporto del Salento, dove i turisti una volta arrivati a Brindisi si trovano spaesati, scollegati dai capoluoghi e dalle località di villeggiatura. Combattiamo per difendere il nostro mare dall’inquinamento e dall’invasione della plastica come le cassette di polistirolo, abbiamo lottato per far approvare una legge che consenta il ripopolamento dei ricci di mare per il ripristino di un ecosistema che è stato stravolto dalla mano devastatrice dell’uomo”.
“Se sento lamentele sull’abbandono di rifiuti, sulle strade insicure e rischiose, con la visuale impedita da sterpaglia, sulla segnaletica carente e sul senso civico che latita, sui trasporti inefficienti, sui continui lavori in corso, sulle infrastrutture monche ed eterne incompiute, allora mi unisco al coro. Ma senza limitarmi alla lamentela, sempre con proposte che puntano a migliorare la situazione. Da trent’anni il mio impegno quotidiano va in questa direzione, da salentino innamorato della propria terra. Quindi, cari signori, giù le mani dal Salento. Secondo il mio parere si sta davvero esagerando per tentare di screditarlo. Godetevi e godiamoci questa bellissima estate”.