Innovazione, tecnologia e più qualità in campo ortopedico grazie al nuovo robot per la chirurgia protesica. L’apparecchiatura è stata consegnata nelle scorse ore all’Ospedale di Putignano, che è sede del Centro di Chirurgia protesica ortopedica, polo di riferimento della ASL Bari per quanto riguarda la chirurgia ortopedica d’elezione.
E che ora, con l’arrivo della nuova attrezzatura, diviene l’unico centro pubblico della Puglia – e tra i pochi al Sud – ad essere dotato di una strumentazione robotica in grado di migliorare le performance dei chirurghi in sala operatoria e di garantire concreti benefici ai pazienti, in termini di minore degenza in ospedale e tempi di recupero e riabilitazione più rapidi.
L’acquisizione del robot ortopedico, da parte dell’Area Patrimonio ASL Bari, rappresenta l’ulteriore sviluppo del programma lanciato nel 2022, quando la ASL Bari e il Dipartimento di Ortopedia, diretto dal dott. Vincenzo Caiaffa, hanno istituito il nuovo modello organizzativo per dare la possibilità ai circa 50 specialisti ortopedici che operano nelle sei strutture aziendali (Di Venere e San Paolo Bari, Molfetta, Altamura, Monopoli e Putignano) di organizzare sedute operatorie centralizzate a Putignano con l’obiettivo di offrire prestazioni ad elevato standard qualitativo e di efficienza, in particolare per le protesi di anca e ginocchio.
In un anno, come conferma il dott. Vito Simone responsabile dell’Ortopedia del “Santa Maria degli Angeli”, sono stati eseguiti 487 interventi, di cui 382 per l’impianto di protesi (196 anca e 179 ginocchio) e altri 105 per operazioni in day service (artroscopia, alluce valgo, tunnel carpale ecc.).
Numeri rilevanti che riceveranno una nuova spinta dall’utilizzo del robot, una tecnologia che consente margini di affinamento della tecnica chirurgica (tagli più precisi, minor impiego di trasfusioni di sangue), e un recupero di efficienza organizzativa, poiché al servizio di tutti gli ortopedici della ASL, oltre che oggettivi vantaggi per i pazienti che possono contare già oggi su tempi d’attesa ridotti (1-2 mesi) per affrontare un’operazione programmata per l’impianto di una protesi ortopedica.