Sono 19 gli episodi contestati al primario dell’Irccs Giovanni Paolo II di Bari. Dalle testimonianze dei pazienti e dalle intercettazioni sarebbe venuto fuori un vero e proprio ‘sistema Lorusso’. In questi giorni stanno emergendo nuove testimonianze da parte di altri suoi pazienti. Viene così alla luce un vero e proprio “sistema Lorusso”, come lo definisce il Corriere della Sera, che riporta le parole di una paziente del dottore:
“Posso fissarvi la prossima visita con la mutua, in modo che non la paghiate. Se volete la mia visita, io faccio di pomeriggio, e pagherete 200 euro oggi e 150 per le successive. O venite una volta al mese da me, perché io faccio un appuntamento preciso, altrimenti vai nella cavaiola del mattino”, intendendo le visite prenotate attraverso il servizio sanitario nazionale. La donna lo accusa di essere “manipolatorio”, sottolineando come le richieste di denaro fossero sia esplicite (“Io di solito mi prendo 250, ma per voi facciamo 100”) che implicite: “L’implicito è ‘Io c’ho un costo, io sono questo'”, detto a una paziente gravemente malata a cui era però stata data la speranza che, attraverso le sue cure, “avrebbe potuto vedere i suoi nipoti”. I presunti reati contestati nei nove capi di imputazione sono già stati ricostruiti tramite le intercettazioni telefoniche e ambientali e le testimonianze delle vittime. Si parla di 19 episodi di concussione ai danni di 16 assistiti e vari episodi di peculato; si sarebbero verificati tra il 20 giugno e il 12 luglio, quindi “considerato che l’indagato per diverse giornate non è stato presente per ferie o concomitanti impegni — è scritto nell’ordinanza — non vi è stato neanche un giorno in cui non ha commesso neanche un reato di peculato o concussione”. Lorusso dovrà rispondere di concussione e peculato, ora ai domiciliari.