Spostare la data di inizio dei Saldi estivi, (prevista per il prossimo 6 luglio) al 15 luglio, in considerazione delle avverse condizioni meteo degli ultimi mesi. Lo chiede Carlo Saponaro Presidente di Federmoda Confcommercio Bari BAT. “Aprile e maggio – spiega Saponaro – sono stati caratterizzati dal maltempo e da temperature autunnali notevolmente sotto la media, e lo stesso giugno è stato finora dominato da piogge e temperature sicuramente non estive. Un quadro sfavorevole, che ha inciso sulle delle vendite nel comparto. In questa situazione, l’avvio dei saldi rischia di seguire di pochissimo o addirittura di precedere l’inizio dell’estate meteorologica, costringendo di fatto i negozi a mettere in saldo la merce estiva senza avere avuto la possibilità di vendere al prezzo normale”.
“Purtroppo noi – continua – ci colleghiamo a una disposizione di natura europea che naturalmente difende oltre che il settore anche i consumatori, ma la stagione non sta andando bene e parlo in senso meteorologico e quindi per noi del settore abbigliamento ha un riflesso certamente negativo. L’approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni della data unica di avvio dei saldi estivi per tutto il territorio nazionale, per il prossimo 6 luglio 2023, è un risultato importante, ma la data va posticipata al 15 luglio, per compensare l’incertezza meteo che ha ‘rallentato’ il ciclo delle stagioni e la vendita di capi estivi”.
“Abbiamo scritto una lettera all’Assessore regionale alle Attività produttive Alessandro Delli Noci – continua Saponaro – con la quale riteniamo di avviare i saldi di “fine stagione” al 15 o 16 di luglio quanto meno per dare la possibilità di ripresa alle aziende, perché la stagione estiva non è assolutamente iniziata e questo ci impedisce naturalmente di poter fare le vendite a prezzo pieno e di arrivare quindi ai saldi con le cosiddette scorte di magazzino. La legge dei saldi è una legge fatta per la fine stagione quando la stagione è già finita. La stagione non è ancora iniziata, e quindi noi abbiamo bisogno di lavorare a prezzo pieno per avere la possibilità di onorare quelli che sono impegni della categoria Desideriamo avere un colloquio appunto con la Regione Puglia per spiegare che non ne facciamo un discorso di speculazione, ma un obiettivo di lavoro. Per il comparto agricolo l’assessorato competente ha chiesto lo stato di calamità, ovviamente la nostra situazione è diversa da quella che è capitata all’agricoltura, però chiediamo come Federmoda Confcommercio un’attenzione in questo senso e credo che sia legittima. Dobbiamo mettere i negozi nelle condizioni di sopravvivere, nonostante gli aumenti di utenze e costo del personale”.