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Bari, è allarme personale nei lidi: una struttura su due non ne trova

La storia si ripete anche quest'anno: i turisti aumentano ma il personale nelle strutture manca

Pubblicato da: Adalisa Mei | Ven, 9 Giugno 2023 - 09:47
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La storia si ripete anche quest’anno. Il copione è sempre lo stesso, non sta accadendo nulla di diverso dalla scorsa stagione estiva: le strutture ricettive faticano a trovare personale. Lidi, ristoranti e locali notturni si trovano a dover far fronte alle difficoltà nel reperire lavoratori per l’estate. Nonostante i dati del turismo in Puglia siano ottimisti, mancano ancora tanti lavoratori da impiegare nel settore. Arduo quindi per le strutture ricettive (molte delle quali si adeguano al contratto nazionale del lavoro) poter contare su collaboratori validi, professionalmente competenti e motivati. Ai tradizionali problemi di reperimento della manodopera si aggiunge poi un fenomeno di allontanamento del personale dal  settore.

I dati di  Excelsior Unioncamere raccolti tra le imprese tra maggio e luglio 2023 disegnano in maniera impeccabile il quadro della situazione precaria in cui si trovano i datori di lavoro delle strutture ricettive. Solo su Bari e provincia si prevedono  7.280 assunzioni  tra servizi di alloggio, ristorazione e turistici. Ma il 46% dei casi, quindi quasi una attività su due, non coprirà la posizione per mancanza di candidati (considerando che molta manodopera è scartata per una preparazione inadeguata). La richiesta del personale su tutti i settori a Bari e provincia è invece di 11.980, 36.680 in tutta la Puglia.

Molti titolari di stabilimenti balneari sono quindi demotivati. “E’ avvilente fare i colloqui” – spiegano. Ma soprattutto in tantissimi sostengono che si continua ad assistere, esattamente come lo scorso anno, ad una mancanza di voglia di lavorare dei ragazzi. Tra l’altro  – precisano – “le figure professionali sono sempre di meno e i ragazzi  vogliono fare soldi facilmente”.

Il problema si estende ovviamente al tutto il territorio nazionale, non è solo pugliese. Ma dall’altra parte i lavoratori definiscono i titolari delle strutture “schiavisti e sfruttatori”. Molti, secondo quanto raccontano i giovani, “non pagano il dovuto”. Secondo i dati del contratto nazionale di lavoro per il settore Turismo per un cameriere qualificato (istruito quindi da una scuola alberghiera) la busta paga è di 1500 euro lordi e di 1200 per un cameriere ai piani, cioè coloro che si occupano del decoro e della pulizia della struttura. Queste sono cifre intermedie ma si può iniziare anche da 800 /900 euro per arrivare a 2500 e oltre (soprattutto in cucina) per chi ha maturato esperienza.

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