Ci sono cantieri che attendono ancora, “sfrattati” da quelli del Pnrr i cui tempi sono molto più ristretti e se non si rispettano, si perdono i finanziamenti. Stiamo parlando ad esempio del restyling di piazza Umberto la cui progettazione è in corso. Un progetto da 4 milioni di euro che prevede: la rimozione dell’asfalto che ricopre i viali per essere sostituito con una pavimentazione drenante in pietra calcarea. Sarà predisposto un sistema di raccolta delle acque – in particolare l’acqua della fontana potrà essere riutilizzata per scopi irrigui -, e spostata l’attuale area ludica in prossimità del blocco servizi, anch’esso oggetto di un intervento di riqualificazione, nei pressi del quale sarà allargato il marciapiede in modo da poter aumentare lo spazio a disposizione dei bambini ed evitare che si crei la doppia fila delle auto. Il chiosco attualmente presente sarà accorpato al blocco servizi in modo da creare un luogo caratterizzato prevalentemente da pareti bianche e trasparenti, idoneo ad ospitare attività commerciali al servizio degli cittadini: sarà anche possibile accedere al terrazzo su cui sarà installato uno scivolo che terminerà direttamente sull’area ludica a livello stradale.
È prevista, inoltre, l’installazione di un nuovo impianto di pubblica illuminazione e di nuove panchine con schienale in materiale ligneo e struttura in ghisa. Saranno anche piantumati alberi e mascherati tutti i vani tecnici relativi agli impianti presenti al fine di minimizzarne l’impatto visivo. Infine, tutte le attività commerciali presenti sulla piazza saranno confermate.
Ci sono poi i lavori del piano periferie del Libertà. In realtà una parte del piano è stato attuato con la riqualificazione del parco Maugeri, con la pedonalizzazione di piazza Redentore e di piazza Disfida di Barletta. Ma mancano all’appello altri tre lavori. Il primo riguarda il restyling di dieci isolati di via Dante, tra via Quintino Sella e via Brigata Regina, al costo di un milione e 100mila euro.
Nel dettaglio il progetto modifica l’assetto della sezione stradale di via Dante aumentando la dimensione dei marciapiedi con conseguente diminuzione della carreggiata e della velocità dei veicoli che la attraversano. Sarà poi reso alberato con una nuova pavimentazione per i non vedenti. Si procederà anche con l’allargamento del marciapiede in prossimità degli incroci sul modello di via Melo, in modo da rendere più sicuro l’attraversamento.
Nel piano delle periferie per il Libertà è incluso un altro intervento che riguarda la zona di corso Mazzini, via Fieramosca e piazza De Nicola. Per un totale di tre milioni e mezzo di euro. Anche su corso Mazzini saranno allargati i marciapiedi, creando due camminamenti pedonali alberati con arredi e sedute di varie tipologie; prevista l’installazione di un nuovo impianto di illuminazione a led che garantirà maggiore efficienza energetica e più sicurezza. Nei pressi della scuola Bianchi Dottula sarà collocato uno skate park, mentre su corso Mazzini sarà ridisegnata la pista ciclabile.
Su via Fieramosca saranno ridefinite le dimensioni dei marciapiedi, in particolar modo negli incroci stradali per rendere più sicuri gli attraversamenti pedonali e inserite discese per disabili per superare le barriere architettoniche. Ciascun allargamento in corrispondenza dell’incrocio sarà allestito con alberi e sedute per rendere questi slarghi dei piccoli spazi pubblici destinati anche alla sosta.
Infine per piazza De Nicola, l’area sarà pedonalizzata, mentre gli attuali stalli per la sosta delle automobili saranno ricollocati lungo via Calefati e via Pascoli. La piazza sarà allestita con un sistema di aiuole in leggera pendenza, all’interno delle quali saranno collocate le nuove alberature. Le aiuole saranno caratterizzate e circoscritte da sedute in legno e da piccoli spazi aperti. Si procederà con un nuovo impianto di illuminazione a led. Questi tre progetti rappresentano l’ultimo tassello per la rigenerazione di alcuni spazi nel Libertà, previsti appunto nel piano periferie.
Ed ancora, un altro lavoro che attende da tempo è quello della recinzione per aprire parte del giardino dell’ex Provveditorato alle Opere pubbliche davanti a largo Santa Chiara: un primo passo verso il parco del Castello.