“Il personale ATA assegnato alle scuole pugliesi per il prossimo anno scolastico risulta assolutamente insufficiente per garantire l’erogazione del servizio e la gestione dei fondi del PNRR. Così, anche aprire gli istituti, per non parlare della gestione quotidiana degli stessi, il prossimo anno scolastico, sarà pressoché un’impresa”. Lo afferma Gianni Verga, segretario generale della UIL Scuola Puglia a margine dell’incontro tenutosi tra l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia e le organizzazioni sindacali. Ai parametri già vecchi di decenni per determinare la pianta organica, infatti, si aggiungono nuovi adempimenti, nuovi spazi e assenza di formazione.
“Così – spiega Verga – le scuole passeranno da un organico di personale amministrativo, tecnico e ausiliario di 14.711 a 14.460 per il 2023/24. Nonostante il decentramento amministrativo, i fondi del PNRR, gli spazi ereditati dal covid, l’assenza di stabilizzazione, nessun nuovo investimento sul personale è stato finanziato nel concreto. Non solo, ma sono stati tagliati 51 posti di cui 6 DSGA, 20 assistenti amministrativi e 25 collaboratori scolastici”.
“Alla scuola non servono soltanto risorse del PNRR per finanziare progetti – prosegue il segretario della UIL Scuola regionale – ma occorrono segnali seri per garantire la gestione dell’ordinario. Le segreterie scolastiche sono in ginocchio e le scuole non adeguatamente sorvegliate, oltre alla necessità di garantire la presenza stabile dell’assistente tecnico in ciascuna scuola del primo ciclo. La condizione emersa dai dati comunicati nel corso dell’incontro è inaccettabile e non garantisce l’auspicata stabilità al sistema scolastico regionale”.