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Malattie trasmesse dalle zanzare: dalla dengue alla west Nile

Ecco cosa sono e quanto sono diffuse

Pubblicato da: redazione | Dom, 30 Aprile 2023 - 16:48

Le malattie trasmesse agli esseri umani dalle zanzare sono causate da diversi microrganismi, tra i quali vari tipi di virus che nel loro insieme vengono definiti arbovirus. A trasmetterle sono insetti che succhiano il sangue come appunto le zanzare ma possono anche essere anche zecche, pidocchi, pappataci. Tra le malattie più note, diffuse dalle zanzare, ci sono la febbre gialla, la dengue, la west nile, la chikungunya e l’infezione da virus zika.

Secondo quanto rivela uno studio di Altroconsumo, la dengue è cresciuta molto negli ultimi 30 anni e si stimano circa 40.000 morti l’anno e per fare un altro esempio che preoccupa molto l’Oms, il virus Zika ha provocato un’epidemia molto importante, con più di 7000 casi, negli anni 2015-2016 in Brasile. Lo si è scoperto a causa di un aumento di casi di microcefalia nei neonati di madri infette, che poi si è estesa a molti paesi, Italia inclusa (con alcune decine di casi). Dopo l’epidemia, la trasmissione di Zika è scesa a livelli più bassi, ma è ancora presente in molti paesi. Anche in Italia sono stati riferiti sporadici casi di infezione in viaggiatori di ritorno dalle aree endemiche e casi di trasmissione madre-figlio. Per saperne di più sulle singole malattie, abbiamo preparato delle schede.

In Italia quali zanzare possono trasmettere malattie?
L’indagine di Altroconsumo rivela che l’Anofele che con varie specie è l’unica che può trasmettere la malaria nelle sue diverse forme. I Italia è sempre presente Anopheles labranchaiae, responsabile storica della malaria nel nostro paese. È diffusa lungo le coste delle regioni centro-meridionali e insulari.

Culex di cui fa parte la zanzara “comune” italiana che possono trasmettere il West Nile virus, ma anche l’encefalite giapponese e la filariosi linfatica (o elefantiasi). È attiva di sera e di notte. Le zanzare adulte riescono a superare la stagione invernale rifugiandosi in ambienti chiusi come cantine, autorimesse o anche stalle. Le uova si sviluppano nelle acque stagnanti.

Aedes che è responsabile, ad esempio, della trasmissione di febbre gialla, dengue, chikungunya e zika. Ha varie specie, più o meno diffuse nel nostro paese, tutte considerate invasive perché non presenti originariamente nel nostro paese. Sono quindi sottoposte a sorveglianza. La zanzara tigre o aedes albopictus, che fa parte delle Aedes è da qualche anno presente anche in Italia. Si sposta meno della zanzara comune, ma può farsi trasportare all’interno dei mezzi di trasporto e quindi diffondersi anche a grandi distanze dalla zona di origine. È attiva anche in pieno giorno.

Di solito, spiega ancora Altroconsumo, si trova nell’erba alta e dove ci sono siepi ombreggiate, ma negli ultimi anni sono state trovate anche in zone soleggiate e con pochi alberi. Le basta pochissima acqua per deporre le uova che sono in grado di resistere ad alte e basse temperature. Aedes koreicus o zanzara coreana è stata individuata dal 2011 in Friuli Venezia Giulia, poi anche in Lombardia, in Liguria (a Genova) e in Piemonte. È resistente al freddo e può stabilirsi anche in zone collinari e montuose fino ai 1500 metri. Può trasmettere il virus della chikunguya, anche se meno efficientemente della zanzara tigre. Infine la Aedes japonicus, comparsa nel 2015, nelle stesse zone della aedes koreicus nel nostro paese e con caratteristiche molto simili alla zanzara coreana.

Oltre alle zanzare, ci sono insetti simili, i pappataci che si nutrono di sangue come le zanzare. Non emettono nessun quando volano e non hanno bisogno di luoghi umidi per riprodursi. Possono trasmettere il parassita della leishmaniosi e il Toscana virus. Si nascondono spesso anche in casa, in luoghi caldi, umidi e bui come gli armadi, sotto i letti, nelle cucine e nei bagni ed escono allo scoperto nelle ore crepuscolari nei periodi caldi dalla primavera all’autunno.

In che modo le zanzare e gli insetti trasmettono la malattia?
Gli artropodi, spiega Altroconsumo, fungono da portatori dell’agente infettivo dall’animale infetto all’uomo e viceversa, oppure tra animali e tra umani, in due modi:

I portatori biologici, come le zanzare e le zecche, trasmettono gli agenti infettivi ospitandoli all’interno del loro organismo, dove in alcuni casi (come nel caso del plasmodio malarico) compiono alcune fasi del loro sviluppo necessarie ad essere trasmessi a nuovi ospiti, in genere tramite puntura o morso.
I portatori meccanici, come le mosche, invece trasportano semplicemente l’agente infettivo sulla superficie del proprio corpo e lo trasmettono per contatto.

Come diventano endemiche le malattie provocate dalle zanzare?
Sono sufficienti uno o pochi soggetti, anche asintomatici, che abbiano contratto l’infezione in zone endemiche, per portare l’infezione dove non è presente. La conseguenza è l’accendersi e spegnersi improvviso di focolai, che a distanza di tempo, per motivi non sempre noti e prevedibili, possono riaccendersi da pochi casi sporadici con trasmissione locale da parte delle zanzare. Ad esempio, per ora i casi di dengue registrati in Italia sono tutti stati importati dalle persone che tornavano da un viaggio, tuttavia come probabilmente è successo in Francia, il virus potrebbe essere trasmesso anche da un’altra zanzara, l’Aedes albopictus, comunemente chiamata zanzara tigre, diffusa anche in Italia.

In Italia quanti casi ci sono di malattie trasmesse dalle zanzare?
In Italia, specifica Altroconsumo, si registrano casi di varie malattie trasmesse da zanzare. Le infezioni possono essere sia importate (quando si è stati infettati all’estero e si manifestano i sintomi al ritorno a casa), sia autoctone (quando si è stati infettati nel proprio paese, per via della presenza sul territorio di casi). In base agli ultimi dati del Sistema di sorveglianza nazionale integrata i casi di malattie trasmesse dalle zanzare sono i seguenti:

Dengue. Nel 2022, 114 casi confermati, tutti associati a viaggi all’estero e nessun decesso. I casi del 2022 sono però in linea con quanto visto negli anni prima della pandemia, in cui si registravano decine di casi all’anno.

Toscana Virus. 100 casi confermati nel 2022, tutti autoctoni. Nessun decesso. Nel 2021 si sono osservati 56 casi. Il dato del 2022 è sensibilmente più alto rispetto allo storico.

West Nile. 588 casi, di cui 295 gravi e 37 decessi nel 2022 contro i 55 casi (di cui 35 severi) nell’estate-inverno 2021. I casi sono tutti autoctoni, dovuti ad una dimostrata circolazione del virus nelle zanzare, nell’animale e nell’uomo. Si tratta di un incremento molto significativo dei casi nell’uomo a confronto con quanto registrato negli anni precedenti (a parte il 2018, che ha registrato un numero elevato di casi). Nel 2022 le regioni più colpite sono state Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Lombardia.

Zika. C’è stato un solo caso confermato, per un viaggio all’estero, alle Maldive nel 2022. Nessun caso nel 2021.

Chikungunya. Seppure non ci sono stati casi confermati di chikungunya in Italia nel biennio 2021-2022, l’allerta deve rimanere alta perché non solo si registrano ogni anno alcuni sporadici casi di importazione, ma perché nel 2007 ci fu un focolaio epidemico in Emilia Romagna, mentre nel 2017 si è verificata una seconda epidemia che ha interessato alcuni comuni del Lazio e della Calabria. Nel 2020 non c’è stata nessuna trasmissione autoctona neppure in altri paesi europei, ma una cinquantina di casi importati e quindi potenzialmente trasmissibili dalle zanzare.

Quali malattie non sono trasmesse dalle zanzare?
L’infezione da HIV e le altre malattie trasmesse con sangue o rapporti sessuali (come l’ epatite B e C, la sifilide e così via) non possono essere trasmesse dalle zanzare, perché il sangue residuo sul pungiglione non è sufficiente per trasmettere l’agente della malattia, anche se la zanzara ha punto una persona infetta. Sembrerebbe ovvio, ma è una domanda posta frequentemente, specie dai giovani, che si rivolgono al telefono verde AIDS.

Perché alcune persone sono più “appetibili” per le zanzare rispetto ad altre?
Le cause, chiarisce ancora Altroconsumo, sono varie e sono legate al senso dell’odorato e della vista delle zanzare, ma anche alla genetica di ogni individuo. Le zanzare hanno un apposito organo per avvertire l’anidride carbonica emessa con la respirazione fino a 50-100 metri di distanza. Ciò spiega perché spesso ronzino intorno alla testa. Una respirazione più intensa può attirare maggiormente, così come una maggiore eliminazione di acido lattico con il sudore. Anche la temperatura corporea più elevata attira le zanzare. L’attività fisica, che aumenta la frequenza respiratoria, fa salire la temperatura e fa sudare, è come un invito a nozze per le zanzare. Inoltre, i colori scuri dei vestiti sembrano attirare le zanzare e in particolare il nero, rosso, grigio, blu, mentre sarebbero più protettivi il kaki, il verde, il giallo, il bianco.

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