Sono stati rigettati i due ricorsi presentati dalla procura secondo i quali non sussistevano i presupposti per la misura cautelare in carcere del ginecologo Giovanni Miniello, 69enne, arrestato e posto ai domiciliari il 30 settembre del 2021, con l’accusa di violenza sessuale aggravata su due pazienti e per averle molestate nel corso delle visite. Lo ha deciso il tribunale del Riesame di Bari.
L’arresto, in particolare, era stato revocato dal gip il 22 aprile del 2022 ed era stato sostituito con l’interdizione dalla professione, dalla quale il medico era già sospeso, per un anno. I pm, avevano presentato appello anche contro questa decisione, ma il Tribunale l’aveva respinto confermando, anche in questo caso, l’operato del gip. Attualmente, il medico, è a processo per violenza sessuale su 20 donne, alcune delle quali, secondo quanto sostiene l’accusa, Miniello avrebbe proposto rapporti sessuali come soluzione e dunque cura per il papilloma virus oltre che per prevenire il tumore dell’utero, la cosiddetta terapia del sesso.
La Procura, con il primo appello contro la decisione del gip di escludere gli indizi di colpevolezza relativi alla “terapia del sesso”, concedendo di fatto i domiciliari per i soli due episodi di violenza compiuti durante le visite ginecologiche, aveva chiesto il carcere per il 69enne. Il 30 dicembre 2021 il Tribunale della Libertà di Bari ha rigettato però l’appello dei pm, che hanno quindi presentato ricorso in Cassazione. Quest’ultima aveva disposto l’annullamento con rinvio. Il Riesame ha dunque nuovamente esaminato l’appello della Procura confermando il rigetto della richiesta di custodia in carcere ed escludendo che “il rimedio terapeutico di tipo sessuale” possa ritenersi “oggettivamente idoneo a violare la libertà di autodeterminazione sessuale della vittima” ritenendo inoltre tardive alcune delle querele. Con la decisione odierna, il Riesame ha pertanto rigettato anche l’appello dei pm contro la revoca degli arresti domiciliari risalenti all’aprile 2022.
Si dichiara soddisfatto per i due provvedimenti del Tribunale del Riesame, il difensore del ginecologo, Roberto Eustachio Sisto. “Dimostrano ancora una volta – ha dichiarato – l’assoluta necessità dell’accertamento giudiziario prima che il circo mediatico possa distruggere vite, famiglie, futuro. Dopo l’intervento di otto diversi magistrati che hanno sancito l’insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, sono certo che con queste importanti ulteriori due decisioni possa, a ragione, dirsi chiusa la fase cautelare, così consentendo di affidare al dibattimento ogni approfondimento teso a dimostrare l’assenza di penale responsabilità del professor Giovanni Miniello” – ha concluso.
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