Twitter ha confermato il lancio, a livello globale, di Blue, il suo servizio premium a pagamento. A partire dall’ 1 aprile, tutti gli attuali utenti con la spunta di verifica e non iscritti al servizio si vedranno l’account ‘declassato’, ossia senza più la verifica.
Per continuare ad averla, bisognerà abbonarsi a Twitter Blue. Non è chiaro se la promessa sarà mantenuta o se la mossa non andrà in porto. In Italia, il canone di Blue ha un costo che varia dagli 11 euro mensili se si accede da smartphone iPhone o Android agli 8 euro per la versione via web. Le funzionalità extra potranno essere utilizzate solo dalla piattaforma da cui ci si abbona.
Tra le opzioni a cui si avrà accesso ci sono una minore pubblicità, ovvero il 50% in meno di tweet con annunci, cartelle di segnalibri, articoli popolari, possibilità di caricare video più lunghi, post con più caratteri e il menu per modificare i tweet, con la cronologia di modifica che sarà sempre presente, con un tastino dedicato, per capire cosa viene cambiato rispetto alla frase originale. Non manca nemmeno un’integrazione con gli Nft, le opere d’arte digitali, che potranno essere utilizzate come immagine del profilo.
Twitter Blue si è imbattuto subito in alcuni problemi. Molti utenti hanno approfittato dell’opportunità di ottenere una spunta blu quasi immediata per fingersi celebrità, tra cui lo stesso Elon Musk, grazie alla possibilità di cambiare nome dopo aver ottenuto la certificazione. È così che un falso account dell’azienda Eli Lilly, che produce l’insulina, nel novembre scorso ha creato il panico scrivendo che il farmaco sarebbe stato concesso gratis.
Nel giro di qualche ora, la quota della società è scesa di oltre il 4%, cancellando oltre 15 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato. Ne dà notizia l’Ansa.