In Italia il settore dell’edilizia civile assorbe oltre il 45% del fabbisogno energetico nazionale. Con una proiezione di crescita progressiva dei consumi, l’efficienza energetica negli edifici diventa un obiettivo nazionale di primaria importanza. Nel nostro Paese sono stati posti al centro delle strategie di sviluppo due grandi obiettivi: la Transizione energetica e la Digitalizzazione. In questo scenario diventa necessario ripensare ai nuovi edifici. L’architettura, la tecnica costruttiva, i materiali, le volumetrie, dovranno misurarsi e integrarsi sempre più con la nuova tecnologia.
L’automazione dell’edificio diventerà sempre più presente, strategica nella progettazione di nuove costruzioni nella direzione delle cosiddette “passive house” o delle “net-zero house”. I sistemi BACS (Builidings, Automatic Control Systems) applicati alle costruzioni comprendono tutti i prodotti, i software e i servizi tecnici che contribuiscono al funzionamento sicuro, economico ed efficiente sotto il profilo dell’energia. Questi, governati per mezzo di controlli automatici, facilitano la gestione da parte dell’utente. Essi infatti, hanno il compito di far funzionare meglio e in modo più intelligente gli impianti tecnologici di un edificio rispondendo attivamente ai cambiamenti delle situazioni ambientali e di utilizzo. I risparmi consentiti da un sistema BACS riguardano tutte le principali fonti di consumo di un edificio, ovvero riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, illuminazione. In tal modo il sistema favorisce bassi consumi e facilità la tendenza al raggiungimento dell’autonomia energetica dello stesso manufatto.
Nel corso degli ultimi anni si è sempre più spesso riscontrato che il risparmio si consegue adottando componenti energeticamente efficienti gestiti attraverso un costante monitoraggio e controllo delle prestazioni al fine di ottimizzarne i consumi in base all’effettivo bisogno. Gli smart buildings possono tener conto delle specifiche condizioni ambientali e di occupazione degli ambienti per garantire le migliori condizioni di vivibilità agli utenti e nel contempo mirare al contenimento energetico avvalendosi si sistemi di sensori e trasduttori guidati da logiche di analisi di dati storici e dati acquisiti in tempo reale per ottimizzare luminosità, rumorosità, qualità dell’aria e condizioni di comfort ambientale.
Per rendere “smart” l’edificio vengono impiegati sensori per il monitoraggio dei consumi e del livello di confort indoor; sistemi di attuazione e sistemi di trasmissione dati ed un’infrastruttura ICT dove risiedono gli algoritmi di ottimizzazione.
Lo smart building può rappresentare il mattoncino, l’unità di misura di una Comunità Energetica in quanto, mettendo a fattor comune i sistemi di generazione di energia di cui dispone con altri edifici tra loro interconnessi, permette una gestione intelligente e ottimizzata di interi quartieri che possono, eventualmente, comportarsi da vere e proprie isole energetiche. Questo articolato affascinante scenario rappresenta l’oggetto della giornata di studio che si svolgerà al Politecnico di Bari, domani, martedì, 21 marzo 2023, aula multimediale, sede del rettorato (via Amendola, 126/b).