A partire dal 2025 potrebbe scattare il divieto di installazione delle caldaie a gas per le nuove costruzioni e per gli immobili in ristrutturazione. Dall’anno prossimo invece potrebbe entrare in vigore lo stop agli incentivi per l’acquisto di questo genere di dispositivi.
L’ultima direttiva approvata dalla Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia del Parlamento Europeo ha come obiettivo quello di rendere le case degli europei più sostenibili e più efficienti dal punto di vista energetico.
Attualmente è in vigore un bonus caldaia per chi installa sistemi a basso impatto ambientale. La normativa nazionale consente di detrarre il 50% della spesa sostenuta per l’acquisto della caldaia green, sempre che questo avvenga nell’ambito dei lavori di ristrutturazione e per un importo massimo di 50mila euro.
La bozza della direttiva Ue prevede però che vengano attuate tutte le misure per sostenere i sistemi a basso impatto ambientale quindi la sostituzione dei sistemi di riscaldamento alimentati da fonti fossili, ovvero le caldaie a combustione, che saranno progressivamente eliminate e sostituite con sistemi analoghi ma meno inquinanti.
Sistemi quindi ad idrogeno o ibridi che prevedono sia la tradizionale combustione di un gas che l’uso della pompa di calore come sistema preponderante per l’uso della caldaia.
Si procede quindi verso una messa al bando delle caldaie tradizionali. Dal 2024 infatti potrebbe arrivare anche il divieto di sovvenzionare l’acquisto di caldaie a gas, mentre il divieto effettivo di installare caldaie a combustibili fossili potrebbe scattare nel 2025. Ma nulla è ancora deciso e ancora definito.
Il prossimo mese, il testo definitivo della direttiva sarà all’attenzione del Parlamento Europeo. Una volta (e se) ci sarà l’approvazione definitiva delle misure, tutti i Paesi membri dell’Ue avranno due anni di tempo per adeguarsi alle nuove norme.