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Puglia, raid quotidiani dei cinghiali in campagna: agricoltori allo stremo

Pubblicato da: redazione | Dom, 19 Febbraio 2023 - 12:30

Continuano a scorrazzare indisturbati i cinghiali in Puglia con quotidiani raid nelle campagne, aggravando ulteriormente il contesto di criticità che le aziende agricole stanno vivendo, a causa dell’impennata dei costi di produzione e della siccità che incide sui raccolti. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia.

Dopo le numerose manifestazioni di Coldiretti in Puglia – spiega Coldiretti regionale – è stato preso atto che l’aumento dei cinghiali e la riduzione del personale incaricato di controllarli ha aumentato il rischio di danni alle coltivazioni agricole ma anche alla stessa sicurezza dei cittadini, visto l’aumento degli incidenti stradali causati dai selvatici. Da qui la decisione di procedere a un epocale cambio di passo rispetto all’orientamento seguito negli ultimi quindici anni, ampliando sempre di concerto con gli ATC l’elenco tassativo dei soggetti incaricati della caccia di selezione.

I cinghiali i distruggono i raccolti agricoli, causano incidenti stradali ma a preoccupare – ricorda la Coldiretti regionale – sono anche i rischi per la salute provocati dalla diffusione di malattie come la peste suina. Particolarmente grave e ingestibile la situazione nelle aree rurali della Murgia barese e in Capitanata, soprattutto nell’area del Gargano dove l’habitat risulta particolarmente favorevole.

Con la Puglia invasa da 250mila selvatici non c’è solo la peste dei cinghiali, ma è allarme per la sicurezza delle persone in campagna e città con i branchi che si spingono fin dentro i centri urbani, fra macchine in sosta, carrozzine con bambini e anziani che vanno a fare la spesa, con le aree della Murgia barese e tarantina, del Gargano e del subappennino dauno divenute l’eldorado dei cinghiali.

I branchi dei cinghiali – sottolinea la Coldiretti – si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con evidenti rischi per la salute. La situazione è diventata insostenibile in città e nelle campagne con danni economici incalcolabili alle produzioni agricole ma – sottolinea Coldiretti – viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale.

Si tratta – evidenzia la Coldiretti regionale – solo della punta dell’iceberg perché molti non denunciano scoraggiati dalle lungaggini burocratiche e dalle condizioni poste dalle assicurazioni come ad esempio, oltre alle tracce sulla vettura e sull’asfalto, anche il rinvenimento della carcassa dell’animale con il quale ci si è scontrati.

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