Bari batte il Salento sul turismo. I dati infatti parlano chiaro: nel 2022 il capoluogo è stato la meta turistica pugliese che ha accolto più turisti lo scorso anno con 447.893 arrivi, a cui seguono Vieste, con 329.354 arrivi e Lecce che ha ospitato 273.885 vacanzieri. La provincia di Bari ha accolto il 28% degli arrivi regionali, seguita dalle province di Lecce (27%), Foggia (22%), Brindisi (13%), Taranto (7%) e Bat (4%)
L’offerta culturale di Bari ha superato quindi la bellezza delle spiagge salentine. I motivi, a detta degli operatori, sono tanti. Anche perché Lecce, ma il Salento in generale, ha patito più di ogni altra località turistica pugliese il calo dei turisti nel 2022. C’è stata una ripresa solo a fine estate.
“Uno dei tanto motivi è stato il crollo del turismo a Gallipoli – chiarisce Giovanna Castrovilli presidente Aetb (Associazione extralberghiero Terra di Bari) e dirigente extralberghiero Confimpresaitalia – Si è assistito ad una vera e propria implosione del flusso di viaggiatori (per lo più ragazzi) verso la località turistica, per via dei costi troppo alti e del sovrappopolamento della città che si registrava soprattutto nei mesi estivi. Tutto ciò la rendeva invivibile”.
“A questo si aggiunge che nel Salento ci sono molte case-vacanze con degli standard qualitativi molto bassi – continua Castrovilli – Questo dettaglio è stato sottovalutato per tanti anni. La gente non è disposta a pagare cifre molto elevate per case fatiscenti. Il mare è sicuramente unico però la qualità di alcuni alloggi è inaccettabile. Senza dimenticare che nel Salento i servizi ai turisti sono molto scarsi”.
“Bari – continua il presidente – ha tante attrattive invece oltre ad aver migliori servizi rispetto al Salento. Poi piace e diventa una scoperta per chi viene la prima volta. Il turista sceglie Bari come base e poi si sposta. E’ ovvio che i servizi andrebbero implementati e migliorati anche qua”.
Per quanto riguarda il futuro e il flusso dii turismo atteso per quest’anno: “E’ ancora tutta una incognita – chiarisce Castrovilli – Al momento abbiamo ottime prenotazioni a partire da aprile. Il mercato si sta quindi muovendo. Le richieste arrivano soprattutto dai francesi, tedeschi, svizzeri e olandesi ai quali si stanno aggiungendo gli americani. Mancano purtroppo i turisti russi sia religiosi che luxury”.