Era stato condannato all’ergastolo per associazione mafiosa e un omicidio, ma ha approfittato di una licenza premio per compiere un duplice femminicidio. Poi, braccato dai carabinieri, si è presentato in caserma e si è suicidato.
I due femminicidi si sono consumati in poche ore, l’aggressore ritenuto responsabile dei due omicidi è un esponente di spicco di un clan mafioso detenuto in regime di semilibertà, quindi con il permesso di lavorare di giorno e l’obbligo di rientrare in carcere a sera.
Nelle ultime ore di un permesso premio di una settimana, ha compiuto il duplice omicidio uccidendo prima una donna di 48 anni e con la quale si sospetta avesse una relazione extraconiugale, ritrovata in un’automobile sul lungomare Pantano di Riposto, comune a 30 chilometri da Catania, poi ha un ucciso un’altra donna in una zona vicina.
L’uomo si è tolto la vita davanti alla caserma dei carabinieri di Riposto. Gli investigatori ritengono probabile lo abbia fatto con la stessa arma con cui avrebbe ucciso le due donne.