“Ci hanno mandato via dal molo Sant’Antonio già da quasi un mese inviandoci una ordinanza che se non avessimo liberato i box e non li avessimo restituiti entro il 10 gennaio, saremmo stati passibili di severe sanzioni. Lo sgombero è stato dovuto per i lavori di riqualificazione. Noi abbiamo rispettato la legge andando via e subendo cosi un disagio per le nostre attività, ma nel frattempo i lavori non sono ancora cominciati e la vita al molo, senza di noi, continua indisturbata”. A parlare sono i rappresentanti di Bigeye, scuola di stand up paddle. Hanno dovuto lasciare la loro sede al molo sant’Antonio dove sono in programma lavori di riqualificazione. E si sono trasferiti a Pane e pomodoro.
“Ho scritto, con la collaborazione di alcuni miei associati, una lettera aperta al sindaco con cui chiediamo quale sarebbe stata la nostra collocazione. Non abbiamo ancora ricevuto risposta – continua la lettera – Tutto questo però, non spegne la nostra passione e la nostra voglia di trasmetterla ad altri. Il voler organizzare le attività a Pane e pomodoro non significa aver risolto il problema. Si ritornerà come prima con Furgoni e con tavole sul tetto. Un lavoro massacrante che verrà fatto pur di dare continuità ad una realtà (quella della Bigeye) che opera sul territorio dal 2015 e che ha portato risultati alti sia a livello nazionale che internazionale nella promozione e nell’agonismo del sup race”.
“Risultati di cui si stanno inorgogliendo e beneficiando circoli che, solo da poco tempo, stanno ponendo l’attenzione su uno sport che a Bari si promuove da più di 10 anni – conclude la lettera pubblica sui social – Si riparte da Pane e pomodoro nell’attesa che qualcosa cambi per tutte le associazioni sportive che con grandi sacrifici, senza mezzi e senza sedi, continuano la promozione sul territorio”.