Da oggi prendono il via a Bari e nel resto di Italia le vendite di fine stagione, il primo grande appuntamento commerciale dell’anno appena iniziato. Complice anche la gran bella giornata, i baresi hanno affollato le strade del centro già dalle prime ore dalle giornata.
Nonostante il periodo di grande incertezza, infatti la stagione dei saldi rimane comunque un momento molto atteso dai consumatori. La data di inizio è oggi, ma poi gli sconti proseguiranno per quasi due mesi, fino al 28 febbraio.
I piccoli imprenditori, titolari dei negozi, sono sul piede di guerra non solo per il prolungato periodo di sconti avvenuti già in occasione del Black Friday, ma anche per via delle temperature registrate fino ad ora in città. L’inizio dei saldi già a gennaio è una decisione infatti ritenuta poco corretta e a loro svantaggio: “E’ inaccettabile- dicono – Il saldo non è consono e giusto: il freddo vero è arrivato a Bari da appena un mese, spiegano, e prima le vendite per l’abbigliamento invernale sono state ferme. Oltre il danno la beffa”. I saldi, a detta dei più, sarebbero dovuti iniziare tra un mese, anche a febbraio ma non adesso. Molti ritengono giusto abolirli del tutto e lasciare al singolo negozio la scelta di quando e se applicare ribassi alla loro clientela.
Secondo un sondaggio condotto Fismo, la federazione dei negozi specializzati in moda di Confesercenti, e da Ipsos su un campione di 800 consumatori il 72% si dichiara interessato ad acquistare almeno un capo in saldo, per un budget medio di circa 160 euro a persona. E c’è un ulteriore 23% che deciderà in base alle offerte.
La spesa. Ad avere già stabilito un budget è il 62% di chi si dice interessato. La media di 160 euro nasconde però una spesa media fortemente diversificata a livello regionale: nel centro Italia si spenderà in media 216 euro, un budget sensibilmente più alto di quello allocato in media nelle regioni del Nord e del Sud (rispettivamente 148 e 147 euro). Anche l’analisi per genere ed età restituisce ampi divari: a spendere di più saranno gli uomini (195 euro circa contro 125 delle donne) e gli over 35 (182 euro contro i 115 dei più giovani).
Chi compra. Ad attendere l’apertura delle vendite di fine stagione sono soprattutto le donne: 3 su 4 sono interessate all’acquisto, contro il 69% degli uomini. A livello territoriale, invece, la percentuale maggiore di intenzionati a comprare si registra nelle regioni del Sud e nelle Isole, dove il 76% vuole approfittare dei saldi. Quota che scende al 72% al Nord e al 68% nel Centro.
Dove si compra. Nonostante la crescente concorrenza del web, i saldi rimangono un evento fortemente legato all’esperienza di shopping nei negozi. L’89% dei consumatori che parteciperanno ai saldi acquisterà uno o più prodotti presso un punto vendita fisico, mentre il 59% si rivolgerà all’online. I negozi sono preferiti soprattutto da over35 (90%) e al Centro (92%).
Cosa si compra. Quest’anno, in cima ai desideri degli italiani ci sono i maglioni: a progettare di acquistarne è il 63% degli intervistati (il 68% al sud), una quota quest’anno leggermente superiore a quella dei consumatori interessati alle scarpe (62%), acquisto tradizionale dei saldi invernali. Seguono, a distanza, l’intimo (indicato dal 41%), gonne e pantaloni (39%), magliette, canottiere e top (35%), camicie e camicette (33%), borse (31%), oltre ad un 30% che proverà a portarsi a casa un capospalla a prezzo scontato. Il 28% dei consumatori cercherà invece abiti e completi, mentre il 26% approfitterà dei saldi per un nuovo foulard, sciarpa o cappello. Il 22% cercherà invece un’occasione sulla biancheria per la casa. Infine, c’è un 20% che punta ad acquistare in saldo un prodotto di piccola pelletteria (portafogli, portacarte, etc..) e un 18% cinture.