L’ex Manifattura Tabacchi si prepara a cambiare volto. Sono stati infatti consegnati questa mattina i lavori di riqualificazione e ristrutturazione della porzione degli spazi destinati a ospitare la nuova sede del CNR di Bari.
Il cantiere è stato affidato all’A.T.I. composta da S.A.C. Società Appalti Costruzioni Spa e Edil Alta Srl per un importo pari a 26.466.092.27 euro ad esito della procedura negoziata curata da Invimit per l’affidamento dei lavori. La procedura, come noto, riguarda l’ampliamento e la rifunzionalizzazione dell’immobile di interesse storico per la creazione, da parte del CNR, di un ecosistema dell’innovazione che promuova lo sviluppo di capitale umano altamente qualificato, la ricerca multidisciplinare, la creazione e l’attrazione di imprese innovative.
L’area interessata dai lavori, che si estende su una superficie di circa 20mila metri quadri, sarà dedicata a nuove funzioni attraverso interventi di bonifica e consolidamento statico, efficientamento energetico, realizzazione di impianti elettrici, speciali e meccanici del tipo più avanzato per rispondere alle esigenze rappresentate dal CNR. Saranno inoltre allestiti laboratori e uffici per accogliere le attrezzature e gli arredi del CNR in base ai riferimenti dallo stesso forniti in fase di progettazione. Nell’ambito del cantiere saranno riqualificate anche le aree esterne, costituite principalmente da due grandi cortili interni di oltre 2000 mq, con la sistemazione a verde e l’installazione di strutture temporanee legate alla ricerca quali serre e depositi speciali.
Al termine di questo intervento alla città sarà restituito un grande compendio immobiliare da tempo in disuso che diventerà punto di riferimento per la ricerca oltre che un luogo di rinascita sociale ed economica per il quartiere. In linea con la tempistica prevista dal Pnrr, la consegna del cantiere per i lavori di riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’immobile è avvenuta oggi; da cronoprogramma i lavori, che inizieranno nei primi giorni del nuovo anno, termineranno a marzo del 2025.
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