La Malattia di Parkinson è una malattia neurodegenerativa, ad evoluzione lenta ma progressiva, che coinvolge, principalmente, alcune funzioni motorie quali il controllo dei movimenti e dell’equilibrio che si possono associare o meno alla presenza di tremore a riposo. Si tratta della seconda patologia neurodegenerativa più frequente dopo la demenza, che interessa circa 4 milioni di persone nel mondo, oltre 250.000 in Italia, circa 10.000 pazienti in Puglia ed esordisce mediamente all’età di circa 60 anni, ma spesso anche prima (il 5% dei pazienti ha meno di 50 anni).
Nella ASL di Bari è attiva una Rete Aziendale per la Malattia di Parkinson che comprende ambulatori dedicati sia ospedalieri (Di venere Bari, San Paolo di Bari, San Giacomo di Monopoli, Perinei di Altamura) sia territoriali; è, inoltre, possibile eseguire le indagini diagnostiche radiologiche e di medicina Nucleare e sottoporsi a terapie di fase avanzata (infusione di levodopa carbidopa gel intestinale ed infusione di apomorfina sottocute) o ad infiltrazione di tossina botulinica quando indicata. Quest’anno, in occasione della Giornata Nazionale Parkinson che ricorre oggi, l’Ambulatorio Parkinson del Di Venere insieme a Policlinico di Bari, Ospedale Miulli di Acquaviva, IRCSS Maugeri e Associazione dei pazienti Parkinson Puglia ha organizzato un evento dal titolo “Muoviti, Muoviti!” (in corso presso Villa Romanazzi Carducci).
L’evento, rivolto alle persone affette da malattia di Parkinson ed ai loro familiari, è finalizzato soprattutto ad illustrare l’attività dell’Associazione Parkinson Puglia e l’importanza di attività complementari motorie ed artistiche (ballo, teatro, etc) nel miglioramento di vari aspetti della malattia nonché della qualità di vita dei pazienti. E’ previsto, inoltre, un momento di confronto con medici specialisti che risponderanno a domande sulla Malattia poste dai pazienti o dai loro familiari.
Si discute delle terapie per il Parkinson, malattia causata da una progressiva perdita di neuroni che coinvolge principalmente un’area del cervello denominata sostanza nera con conseguente riduzione della produzione del neurotrasmettitore dopamina. La terapia si basa principalmente sulla prescrizione di farmaci che aumentano i livelli di dopamina nel cervello o ne mimano l’azione. Accanto alla terapia farmacologica, è infine fondamentale l’educazione del paziente ad intraprendere una vita sana ed attiva e a praticare abitualmente attività fisica.