Un autolavaggio completamente abusivo. È quanto stato scoperto dal Nucleo di Polizia giudiziaria della Locale barese a Mungivacca. La società autorizzata al solo garage, esercitava invece anche l’attività di autolavaggio con attrezzature industriali e prodotti detergenti che venivano smaltiti con le acque residue dal ciclo di lavaggio e convogliate in un impianto di sollevamento per poi essere scaricate direttamente bella fogna pubblica, senza essere convogliate in un apposito impianto di depurazione autorizzato al fine di essere trattate mediante passaggio in un sistema di flocculazione, filtrazione e decantazione dei fanghi contenenti idrocarburi. Il Codice dell’ambiente prevede che chiunque apra o comunque effettui nuovi scarichi di acque reflue industriali, senza autorizzazione è punito con l’arresto da due mesi a due anni o con l’ammenda da millecinquecento euro a diecimila euro.
Al soggetto responsabile è stato anche contestato l’illecito amministrativo per la violazione agli artt. 272 e 273 co.3 del T.U.A. per omessa comunicazione di avvio di inizio attività, che prevede una sanzione pecuniaria da 500 a 2500 euro.