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Puglia, cresce il turismo in entrata ma è incognita per il futuro: “Preoccupano caro prezzi e balzo contagi” 

Pubblicato da: Francesca Emilio | Dom, 17 Luglio 2022 - 08:00

“I flussi turistici incoming in Puglia stanno progressivamente crescendo, ci sono però da fronteggiare una serie di incognite”. E’ quanto dichiarato a Borderline24 da Massimo Salomone, coordinatore Turismo Confindustria Puglia. Dal balzo dei contagi Covid, alla congestione di molti aeroporti europei che, proprio in queste ore, vedono molti voli cancellati o posticipati, ma non solo. A preoccupare è anche il caro prezzi e le inevitabili conseguenze della guerra in Ucraina che hanno fatto letteralmente schizzare i costi dei carburanti fino a rendere necessario un incremento dei prezzi per gli spostamenti, compresi voli e navi.

Basti pensare che, un volo per Cagliari – partendo da Bari la settimana prima di ferragosto, andata e ritorno (senza calcolare però il prezzo per l’aggiunta dei bagagli) non costa meno di 130 euro. Mentre sino all’anno scorso, racconta una cittadina Barese residente in Sardegna ormai da 6 anni “si trovavano voli anche a 30 euro”. “Già da qualche mese – ha spiegato Salomone – il settore dei trasporti turistici (e non) si è trovato in una situazione complicata a causa degli aumenti spropositati del costo dei carburanti ovvero della benzina super, del gas e del gasolio che è arrivato a superare 2 euro al litro. In dette circostanze, grazie anche all’intervento delle associazioni datoriali e di categoria, (in primis Confindustria), il governo è già intervenuto 2 volte abbattendo le accise di 30 centesimi al litro. Comunque stiamo assistendo inermi, all’indomani del secondo intervento del governo, ad un’assurda e inaccettabile speculazione da parte delle società petrolifere che hanno ancora aumentato il costo dei carburanti” – ha sottolineato. Fattore quest’ultimo che ha portato ulteriori conseguenze, soprattutto nell’ambito del settore noleggio auto, prezioso per chi vuole viaggiare risparmiando almeno sui costi relativi alla propria auto.

“In molti continuano a segnalarmi già dal mese di maggio numerose lamentele per i costi raddoppiati o triplicati per il noleggio auto, poiché le compagnie di noleggio hanno dovuto dimezzare le flotte durante la crisi pandemica e attualmente è molto difficile ricomporle a causa della crisi del comparto automobilistico. D’altra parte – prosegue – le compagnie private di noleggio autobus sono costrette ad onorare i contratti siglati a ottobre/novembre 2021 con i prezzi concordati all’epoca, ovvero quando eravamo ancora nella morsa della pandemia ed i prezzi dei carburanti e dell’energia erano più o meno accettabili” – ha specificato. Intanto, mentre molti cittadini italiani rinunciano alle vacanze, è il caso di due famiglie baresi che hanno spiegato a Borderline24 le ragioni per le quali anche quest’anno non partiranno: “paura del Covid” e “prezzo troppo alto dei viaggi e della vita”, così come sottolineato da Salomone, aumentano i turisti in ingresso nella nostra regione.

“Dal weekend del 25 aprile le nostre strutture ricettive, rimaste completamente inattive per 2 anni e mezzo a causa della crisi pandemica, stanno registrando, proprio in questi giorni quasi il tutto esaurito – ha commentato – le percentuali dì occupazione nelle strutture ricettive, nei villaggi e nei campeggi, stanno toccando quasi il 90% nella provincia di Bari, nel Salento, nel promontorio del Gargano, nel tarantino e nella provincia di Brindisi. Peraltro anche le stazioni termali e gli hotel dotati dì centri benessere stanno tirando parecchio anche per le cure post-Covid.” – ha evidenziato.

Quest’anno, in Puglia, tra le grandi assenze, ci sono però i turisti russi, che (soprattutto) da maggio in poi popolavano le città del tacco d’Italia. “Sebbene stiano mancando – ha detto infine – sono tornati gli americani e gli inglesi che la scorsa estate non hanno potuto trascorrere le loro vacanze nella nostra splendida Puglia. Attualmente nella nostra regione ci sono molti turisti provenienti dal nord Europa (Germania, Paesi Bassi, Francia, Belgio, Svizzera, Austria e Regno Unito) e anche dall’Europa centro-orientale (Polonia, Repubblica Ceca, Bulgaria, Romania e Lituania). Speriamo che questa euforia prosegua con una bella coda di settembre-ottobre, come è avvenuto lo scorso anno” – ha concluso

 

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