Dal 2005 al 2021 è quasi triplicato il numero degli individui in povertà assoluta. È quanto emerso dal Rapporto annuale effettuato dall’Istat secondo il quale si è passati da 1,9 a 5,6 milioni, il 9,4% del totale, mentre le famiglie sono raddoppiate da 800 mila a 1,96 milioni, il 7,5% del totale.
Attualmente, la povertà assoluta, è tre volte più frequente tra i minori. Dal 3,9% del 2005 si è passati al 14,2% del 2021. Il trend particolarmente negativo caratterizza anche i giovani tra i 18 e i 34 anni. L’incidenza ha raggiunto l’11,1% valore quasi quattro volte superiore rispetto a quello del 2005, pari a 3,1%. Ad attenuare il numero potenzialmente superiore – secondo l’Istat – sono state le misure di sostegno economico erogate nel 2020, in particolare il reddito di cittadinanza e di emergenza che avrebbero “evitato a un milione di individui, circa 500mila famiglie, di trovarsi in condizioni di povertà assoluta”- conclude l’Istat.
Senza alcun sussidio, l’intensità della povertà, nel 2020, sarebbe stata di 10 punti percentuali più alta, raggiungendo così il 28,8% contro il 18,7% attualmente osservato.
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