I pagamenti di qualsiasi importo non eseguiti con carta di credito e bancomat saranno sanzionati. È l’ultimo provvedimento del Governo giudicato ‘inopportuno e iniquo per le imprese più piccole’ spiega Benny Campobasso, presidente Confesercenti Puglia, il quale aggiunge che “per le imprese il costo della moneta elettronica – soprattutto sulle transazioni di importo ridotto – è attualmente elevato, e tale disposizione aggrava ulteriormente la situazione di molte realtà commerciali e dei servizi che hanno margini molto stretti e che rischiano ulteriori riduzioni’.
“L’introduzione delle sanzioni sembra un accanimento rivolto alle imprese se si considera – continua la nota di Confesercenti – che tra il 2014 ed il 2021 i POS sono più che raddoppiati, passando da 1.8 a 4.1 milioni, nonostante l’aggravio di costo dell’1% per il POS ‘fisso’ e del 2.7% per il ‘cordless’ di ultima generazione, penalizzando il commerciante che ci rimette fino a oltre 1000 euro a seconda del tipo di dispositivo utilizzato e del relativo contratto, oltre che del volume delle transazioni”.
La Confesercenti da tempo sostiene un maggiore utilizzo della moneta elettronica per azzerare i rischi derivanti dalla gestione del contante, “ma la strada da percorrere non è quella dell’imposizione, ma della riduzione delle commissioni applicate per l’accettazione di carte di credito e di debito che dovrebbero essere azzerate per importi fino a 50euro. Inoltre, è da promuovere la competizione tra carte di credito e di debito e i sistemi di pagamento tecnologicamente più evoluti, next/gen, il cui costo di utilizzo per gli esercenti è già oggi notevolmente inferiore, ma che rimangono ingiustamente esclusi dal provvedimento”.