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Puglia, saldi estivi e attività commerciali in crisi. Confesercenti: “Posticipare avvio a fine luglio”

Pubblicato da: redazione | Ven, 24 Giugno 2022 - 15:00

Posticipare i saldi estivi alla fine del mese di luglio. È la richiesta scritta nero su bianco dal presidente di Confesercenti Puglia, Beniamino Campobasso, all’assessore allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci. Dalle difficoltà economiche che affliggono da ormai oltre due anni le attività commerciali, alla necessità, per gli stessi, di superarle approfittando proprio dei mesi estivi per riuscire a mettersi in pari con le perdite subite, sono solo alcune delle ragioni che hanno spinto Campobasso a scrivere una nota all’assessore nel tentativo di non far partire i saldi il 2 luglio, così come previsto.

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In particolare, la data prevista attualmente, potrebbe non giocare a favore dei commercianti che, solitamente, proprio nei primi mesi estivi, quando arrivano i nuovi assortimenti, riescono a rimettersi in pari con le entrate. “Le difficoltà economiche che da oltre due anni affliggono le attività commerciali della nostra Regione, sono tutt’altro che superate o risolte – scrive – tantissime imprese, anche storiche, decidono quotidianamente di cessare la loro attività di vendita al dettaglio e, solo in alcuni casi, spostare risorse e capacità su altri settori meno mortificati dalla crisi pandemica ed energetica. Le logiche di mercato governano questi nuovi assetti, ma a risentirne sono sicuramente le nostre Città che perdono, insieme alle vetrine, quella socialità possibile solo in strade ad alta densità commerciale” – ha sottolineato ricordando che c’è molta perplessità da parte dei commercianti in merito all’idea di rinunciare ad una importante parte di guadagni.

“Noi siamo altrettanto perplessi – prosegue – i saldi, sono ‘svendite di fine stagione’ e mi chiedo come possa il primo sabato di luglio essere considerato come la fine della stagione estiva. Per quale motivo, la merce appena acquistata dai rispettivi fornitori deve essere svenduta senza la benché minima possibilità di una giusta ‘marginalità’ che consentirebbe di far fronte, ora più che mai, allo straordinario aumento dei costi di gestione? L’attuale data di inizio saldi mette le attività commerciali nella forzata necessità di svendere anche la merce appena acquistata. Chiediamo di rivedere, come già fatto l’anno precedente, la data di inizio delle ‘svendite di fine stagione’ posticipandole almeno alla fine di luglio” – ha concluso.

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