Il terapista di coppia è un professionista sempre più richiesto al giorno d’oggi, in quanto sono in costante aumento le persone, sposate o anche semplicemente conviventi, che si trovano in difficoltà nel gestire il reciproco rapporto con il partner. Per superare eventuali difficoltà di coppia, migliorare la comunicazione e salvare la relazione, il terapista si rivela una figura fondamentale e non stupisce dunque che sia sempre più richiesto.
Come si diventa però terapista di coppia? Qual è l’iter formativo previsto e quali sono i passi da compiere per svolgere tale professione? Scopriamolo insieme.
Come diventare terapista di coppia: l’iter formativo
Per diventare terapista di coppia è necessario seguire un iter formativo ben preciso. Per quanto riguarda la laurea, di certo quella in psicologia o discipline attinenti è la più consigliata anche se attualmente non è considerata indispensabile. Per ottenere infatti l’abilitazione ad operare come consulente di coppia è necessario frequentare uno specifico corso, che può essere organizzato da un ente pubblico o privato, della durata di 3 anni. In tale occasione si ottiene una formazione completa e si ha dunque la possibilità di lavorare con questo profilo professionale.
Aprire uno studio privato e iniziare a lavorare
Una volta ottenuta l’abilitazione ad esercitare la professione di consulente di coppia, per avviare uno studio privato è necessario aprire la Partita IVA. Fortunatamente, al giorno d’oggi è possibile aderire al regime forfettario che consente di risparmiare in modo notevole sulle tasse da pagare e questo è già un bel vantaggio. La Partita IVA forfettaria prevede infatti l’applicazione di un’unica imposta, con aliquota del 5% per i primi 5 anni di attività e del 15% dal sesto anno in poi. Le spese fiscali sono dunque decisamente ridotte e vale la pena approfittarne.
Non solo: bisogna considerare che aderendo al regime forfettario si può risparmiare notevolmente anche sul costo del commercialista, soprattutto se si sceglie un servizio di consulenza fiscale online come Fiscozen. In tal caso infatti si sostiene una tariffa di soli 299 euro + IVA annui, comprensiva di tutto (apertura della Partita IVA, dichiarazione dei redditi, fatture elettroniche illimitate, predisposizione dei modelli Instratat e via dicendo).
Una volta aperta la partita IVA, è possibile avviare la propria attività da libero professionista presso un proprio studio o in associazione con altri terapisti.
Terapista di coppia: come trovare clienti
Aperto il proprio studio privato, il terapista di coppia deve anche trovare i primi clienti e questa potrebbe rivelarsi un’impresa piuttosto complicata. Al giorno d’oggi infatti in molti si basano sul passaparola, dunque farsi conoscere i primi anni non è sempre una passeggiata.
Tuttavia, si può puntare sulla promozione online per riuscire ad ottenere una buona visibilità senza investire un budget esagerato. Questa è senza dubbio una buona strategia per acquisire nuovi clienti, ma conviene anche farsi conoscere in altri modi, collaborando ad esempio con enti ed associazioni, prendendo contatti con strutture pubbliche o private che si occupano di riabilitazione della coppia e via dicendo. Così facendo, i primi pazienti arriveranno e poi tutto dipende dalla propria bravura.