E’ ancora in corsa il sit dinanzi al Palazzo Ateneo dell’Università di Bari degli addetti alle pulizie dell’Università di Bari. Protestano contro l’ennesima riduzione delle ore di lavoro necessarie per espletamento del servizio pulizie presso gli immobili dell’istituto.
Come spiegano: “tale riduzione delle ore di lavoro, dei contratti e delle retribuzioni è prevista dal nuovo bando di gara, pubblicato 2019 e ad oggi non ancora vigente, in cui è indicata, a nostro parere, un inspiegabile riduzione dei metri quadrati delle superfici (aule, bagni, uffici, laboratori, biblioteche, ecc.) rispetto alla precedente bando di gara attualmente n vigore.
È palese – precisano gli addetti alle pulizie – che confrontando le tabelle, da capitolato, presenti nei bandi di gara degli ultimi 3 appalti, emerge che la maggior parte delle strutture universitarie, presenti nella Provincia di Bari, hanno subito magicamente un rimpicciolimento di migliaia di metri quadri nel bando del 2019 nonostante tutti i plessi sono rimasti invariati rispetto al passato. In pratica nel corso degli anni i plessi Universitari aumentano o diminuiscono di volume nonostante siano sempre le stesse, ma soprattutto diminuiscono le ore necessarie per pulire gli ambienti oltre che il reddito di ogni singolo addetto al servizio”.
L’indicazione dei metri quadri è fondamentale nel calcolo delle rese Mq/h (metro quadro
per ogni ora di lavoro) da cui si calcolano le ore necessarie per espletare il servizio. Ad esempio – spiegano ancora gli addetti alle pulizie – “nel bando è previsto che: per la spolveratura, la spazzatura e lavaggio del pavimento degli ufficio è stata indicata una resa di 400 mq/h. Quindi per pulire un ufficio di 20 mq sono stati destinati 3 minuti ad intervento (2 interventi a settimana per un totale di 6 minuti) per mantenere i luoghi di lavoro puliti; per quanto riguarda i servizi igienici gli stessi dovranno essere sanificati i lavabi, la tazza wc, gli accessori, gli specchi, le superfici piastrellate ed il pavimento dedicando 2 (due) minuti 1 per un bagno di circa 10 mq (per i bagni è stata usata una resa di 300 mq/h.
Tale riduzione delle ore necessarie per espletare il servizio, ad oggi, ha causato una carenza igienico-sanitaria nel mondo universitario oltre che un grandissimo danno economiche e sociale solo, ed esclusivamente, a carico dei lavoratori e alle loro rispettive famiglie. Nonostante ciò, ad oggi i lavoratori si ritrovano a dover affrontare l’ennesima riduzione dei loro stipendi e ovviamente dovranno pulire le strutture con meno tempo a disposizione”.