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Covid, via le mascherine da maggio: “Ma per bimbi e ragazzi sono coperte di Linus”

Pubblicato da: Francesca Emilio | Lun, 25 Aprile 2022 - 14:30

“Per due anni i bambini hanno affidato la propria sicurezza alle mascherine, indossarle è diventato un fatto familiare. Alcuni avranno paura di lasciarla andare”. E’ quanto dichiarato da Vincenzo Gesualdo, presidente dell’ordine degli psicologi Puglia in merito al graduale ritorno alla normalità che comprende, a partire da maggio, un ulteriore passo verso l’addio, tra le altre cose, alle mascherine. Non per tutti sarà però un passaggio semplice.

A confermarlo sono stati proprio alcuni bambini e ragazzi baresi che, interpellati sull’argomento, non sempre si sono dimostrati contenti di doversene liberare. E’ il caso di Daniele, 14enne, che a Borderline24 ha dichiarato di voler continuare ad indossare il dispositivo di sicurezza. “Non per paura del Covid – ha spiegato – ma perché mi sento più protetto. Per molto tempo ho incontrato i miei amici online, sia per la scuola, sia per incontri di piacere. Mi fa sentire sicuro il fatto di non dovermi mostrare completamente”. A fare eco alle sue parole quelle di una piccola cittadina Barese, Elisa (9 anni) che non ha saputo spiegare esattamente perché ma ha un’unica certezza: “Non voglio togliermela più – ha raccontato – in inverno mi faceva stare calda. Mi sono abituata, non posso farne a meno”.

Un atteggiamento che Gesualdo ha voluto spiegare con l’esempio della coperta di Linus e che potrebbe non escludere alcuni adulti. “La mascherina è diventata ormai parte del quotidiano – ha spiegato – come la coperta di Linus è un oggetto che offre sicurezza e senso di protezione. Adesso, con l’idea di doverla abbandonare è come se alcuni dovessero lasciare una parte di sé. Per molti è diventata quasi una protesi, sarà difficile farne a meno. Gli adolescenti hanno sicuramente sofferto di più. C’è stato un aumento di ragazzi e ragazze che si sono rivolti a noi. La dad ha garantito l’apprendimento ma ha di fatto isolato ragazzi e bambini aumentando la pressione per quanto riguarda le prestazioni, perché oltre agli insegnanti e agli studenti, nelle classi virtuali c’erano anche i genitori” – ha sottolineato.

Ma non solo. Secondo Gesualdo, con la pandemia “Si è persa la valenza socializzante della scuola. Il Covid – ha proseguito – ha lasciato una specie di languore, una dimensione che porta molti a non avere più motivazione. E’ stato uno shock antropologico che ha riguardato tutti, non sarà facile il ritorno alla normalità, forse neanche ci sarà perché questa esperienza resterà nella memoria collettiva delle comunità. Ci sarà bisogno di un nuovo adattamento e alcuni non riusciranno a lasciare alcuni simboli che ci hanno accompagnato per due anni, come le mascherine” – ha concluso.

Non tutti la pensano allo stesso modo, se per alcuni bambini e ragazzi lasciare la mascherina sarà di fatto traumatico, per altri invece sarà un momento di liberazione. Lo ha confermato una mamma Barese: “Con le mie figlie ho dovuto lottare ogni giorno per far indossare loro la mascherina, non vedono l’ora di poterla togliere anche a scuola” – ha concluso. Alle sue parole fanno eco quelle di Simona, 13enne: “L’ho indossata per tutto il tempo necessario e continuo a farlo perché è giusto, ma mi sembra di non avere più fiato, quindi farò festa quando potremo salutarle per sempre” – ha concluso.

A partire dal primo maggio, l’obbligo di utilizzo delle mascherine (già caduto per i luoghi all’aperto), potrebbe non essere più previsto per i luoghi al chiuso. Il Governo però sta procedendo con cautela in quanto, ad oggi, nonostante ci sia stato un calo dei contagi, l’allarme è sempre alto. Al momento, c’è la volontà di alleggerire le misure passando da quello che è stato sino ad oggi un obbligo ad una raccomandazione. La direzione del Governo è quella di far proseguire l’obbligo soprattutto sui mezzi di trasporto, in cinema, teatri e palazzetti dello sport, non sono esclusi altri luoghi. Subito dopo il ponte del 25 aprile il premier Mario Draghi convocherà una nuova cabina di regia per decidere l’orientamento ufficiale del Governo in merito all’utilizzo delle mascherine al chiuso.

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