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Covid, riprendono le gite scolastiche ma saranno brevi e in Italia

Pubblicato da: redazione | Dom, 10 Aprile 2022 - 14:00

Con la fine dello stato d’emergenza, si torna a uscire in massa dalle scuole per i viaggi di istruzione. Una notizia accolta con entusiasmo dagli studenti. Secondo un sondaggio condotto dal portale Skuola.net, su un campione di 5.000 alunni delle scuole medie e superiori, quasi 9 su 10 non vedono l’ora di partire in tempo utile per la fine dell’anno. Anche se la gita sarà prevalentemente in Italia, con andata e ritorno in giornata. Le mete più gettonate? Tre grandi città: Napoli, Roma e Firenze.

Con l’allentamento delle procedure, diventa molto più semplice programmare un viaggio di istruzione. Oltre un quarto (28%) dei ragazzi intervistati ha effettivamente raccontato che la propria scuola ha già pianificato una gita per le prossime settimane e un ulteriore 18% afferma che l’organizzazione è in dirittura d’arrivo. Ma in 1 caso su 2 si tratterà sempre di una gita di un solo giorno, senza pernottamento.

Inoltre, ci sarà chi dovrà rinunciare del tutto alla trasferta, come accadrà sicuramente a 1 studente su 5. Tra le cause principali del “salto” della gita scolastica, come prevedibile, c’è ancora lo spettro del Covid. Ma il quadro è molto più articolato e richiama in ballo dinamiche che fanno parte della storia dei viaggi d’istruzione: in oltre 1 caso su 5 alla base ci sono motivi disciplinari oppure sono i docenti che, come spesso accade, per evitare problemi non se la sentono di accompagnare le classi.

Le scuole hanno previsto un itinerario che lascia poco spazio alla frenesia: tra gli studenti in partenza, quasi 8 su 10 svolgeranno una visita o un viaggio soprattutto di carattere culturale. Infine, chi sta preparando la partenza, non dovrebbe comunque spostarsi più di tanto da casa. Tra ragioni sanitarie e conflitti internazionali, per le scuole la scelta più ovvia deve essere sembrata quella di restare in Italia: il 92% rimarrà all’interno dei nostri confini. Ma circa un quinto (18%) si orienterà su destinazioni meno inflazionate, magari andando alla scoperta dei propri territori. Esigua, invece, la quota di chi andrà all’estero (8%). La meta regina, in questo caso, è Barcellona; a seguire Madrid e Amsterdam.

 

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