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Bari, campagne e stradine soffocate dai rifiuti: “E’ una vergogna, multe non bastano”

Pubblicato da: Francesca Emilio | Dom, 3 Aprile 2022 - 07:00

“Le multe non bastano, le campagne sono soffocate dai rifiuti. Non se ne può più”. A raccontarlo a Borderline24 è un cittadino appassionato di agricoltura, fortemente preoccupato per la situazione in cui riversano alcune zone del Barese, in particolare quelle del Municipio V, in cui vive ormai da molti anni.

Siamo, nello specifico, in Strada del Feudo, luogo in cui le condizioni non sono molto diverse da quelle denunciate da Borderline24 già questa estate, in particolare lo scorso 3 luglio. Si tratta di una strada secondaria che collega San Pio, sia ad altre zone del Municipio V, sia a Bitonto. Non è una strada molto trafficata, ma è un luogo frequentato (in tutte le stagioni) da famiglie, bambini e sportivi per la presenza di un centro poli sportivo e di un’associazione che si occupa, tra le altre cose, proprio di preservare la natura e luoghi storici, come l’antico Feudo, ancora in piedi dopo molti anni.

Dagli arredi per la casa tra cui divani e wc, sino a bottiglie di vetro, giocattoli, elettrodomestici e residui di alcune imprese edili. Sono solo alcuni dei rifiuti che è possibile vedere percorrendo questa strada in cui, allo scenario dei rifiuti, fanno da contraltare gli ulivi secolari e le campagne ricche di alberi da frutto. “E’ una sofferenza vedere gli alberi circondati dai rifiuti – ha aggiunto il residente – dopo molti anni non riesco a comprendere come mai non si riesce ad avere amore per il proprio territorio. Qui sembra si voglia difendere solo l’apparenza. Mi preoccupa il fatto che i cittadini non si interessino neanche delle multe. Ormai il lancio dei sacchetti per strada e l’abbandono dei rifiuti nelle campagne sono un’abitudine consolidata” – ha sottolineato.

Il fenomeno dell’inciviltà non si limita solo ad alcune zone della città. Ovunque, soprattutto nelle stradine più nascoste, le campagne diventano vere e proprio discariche a cielo aperto. La situazione, già evidente sul ciglio delle strade, peggiora addentrandosi nelle campagne. Nella zona del Municipio V, spiccano luoghi come l’ex Ancora, diverse stradine di campagna, in alcune delle quali sono presenti anche carcasse di auto, ma non solo. Anche nelle vicinanze del quinto Municipio, a Lama Balice in particolare, ci sono moltissime zone ricche di rifiuti. Sempre la scorsa estate la guardia di finanza ha sequestrato centomila metri cubi di rifiuti in diecimila metri quadri proprio all’interno del Parco Naturale Regionale di Bitonto, un’area, sottoposta, inoltre, a vincolo paesaggistico. Ma la scia di rifiuti abbandonata selvaggiamente non cambia spostandosi anche più nel Barese.

“E’ una vergogna – ha proseguito il cittadino – dovevamo uscirne migliori, sembra invece che facciamo passi indietro. Cosa insegniamo ai nostri figli? Quegli alberi e quelle campagne piene di frutti arrivano dritte nelle nostre tavole, un avvelenamento di cui siamo complici tutti. Senza contare che i soldi che oggi vengono utilizzati per incastrare gli incivili, pesano sulle nostre tasche e potrebbero essere utilizzati per migliorare il territorio” – ha concluso.

Intanto le fototrappole, fa sapere l’assessore all’Ambiente e allo Sport Pietro Petruzzelli “stanno lavorando”. “Le stiamo mettendo in alcune zone, poi le spostiamo. Non ho a disposizione ancora le immagini o i dati precisi delle  sanzioni elevate, ma  posso garantire che sono al lavoro. Nei prossimi giorni speriamo di fare il punto della situazione con dati certi” – ha concluso. A breve sarà dunque possibile dare un volto agli incivili.

Le fototrappole in questione, quindici nello specifico, sono state attivate lo scorso gennaio e sono state situate soprattutto nelle zone segnalate dai cittadini, zone che, di fatto, non esentano nessun quartiere. A garantire la gestione dei sistemi di videosorveglianza su tutto il territorio, sarà l’Amiu, per un totale di 50mila euro l’anno. All’Amiu spetterà  la verifica del corretto funzionamento delle videocamere, sia nella fase di installazione, sia nelle successive di impiego, ma anche l’esecuzione degli eventuali interventi manutentivi, la gestione del cloud per la conservazione dei dati registrati e l’archiviazione dei fotogrammi relativi agli illeciti, con l’obiettivo di consentirne infine l’accesso al personale individuato dalla Polizia locale che provvederà ad applicare le sanzioni.

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