Tornano a protestare gli azionisti della Banca Polare di Bari che questa mattina hanno alzato la voce per far valere ancora una volta i propri diritti. Si dicono infatti ancora una volta fortemente preoccupati per il prossimo futuro della banca e per i valori azionari ormai precipitati a zero. Assoazionisti Banca Popolare di Bari e Cia Popolare Bari sono scesi quindi in piazza, a Bari in corso Vittorio Emanuele, per fare il punto sull’istituto bancario barese.
Molti risparmiatori hanno registrato ingenti perdite vanificando in alcuni casi i risparmi di una vita. I loro cartelli parlano chiaro: “Salviamo i soci e la Banca Popolare di Bari” soprattutto perché , dicono, “non è stata data nessuna completa informativa del presunto piano industriale che dovrebbe rilanciare la banca”.
Si ricorda che con decisione del 13 dicembre 2019 la Banca d’Italia ha sottoposto la Banca Popolare di Bari alla procedura di amministrazione straordinaria. I risparmiatori ormai esasperati chiedono le dimissioni dell’intero consiglio di amministrazione della banca che la sta affossando “anziché risanarla e sta sempre più depauperando il patrimonio dei soci. Si svende il patrimonio immobiliare e si sottraggono alla Banca partecipazioni azionarie (Cariorvieto), così depauperando la Banca. La popolare nel 2020 ha venduto 2 miliardi di crediti deteriorarti (si chiamano così i crediti quando si ritiene improbabile che il debitore rimborsi il prestito), ha azzerato tutte le situazioni debitorie con 1,5 miliardi di ricapitalizzazione da parte dello stato (per 400 milioni) e fondo interbancario (per 1,1, miliardi). Ha inoltre incassato 500 milioni per la svendita dei crediti deteriorati”.
Gli azionisti chiedono di concretizzare un intervento normativo per ristorare i soci dell’azzeramento del valore azionario anche alla luce dell’ordine del giorno approvato in senato nel corso della sessione di bilancio. Si valuta infatti la possibilità di istituire presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze un fondo destinato al ristoro dei risparmiatori e soci della banca popolare. Chiedono inoltre alla giunta regionale di dare effettivo corso al sostegno finanziario ai soci, per le azioni legali che stanno intraprendendo.