L’offensiva russa in Ucraina prosegue senza sosta. I negoziati infatti, nonostante ci fossero spiragli di pace, non hanno fermato il conflitto con un bilancio dei morti che cresce di giorno in giorno. A Mariupol, città ormai distrutta, nel pomeriggio è stata bombardata la Croce Rossa. Mosca, da quanto emerge, frena gli entusiasmi successivi ai colloqui, dichiarando di voler procedere su Crimea e Donbass.
Nell’attacco alla Croce Rossa di oggi, più di 70 persone sono stati presi con la forza dagli occupanti. Si tratta soprattutto di donne e personale medico del reparto maternità. Sempre a Mariupol una donna sarebbe stata stuprata dai russi davanti al figlio per giorni. La donna, secondo quanto dichiarato dal Ministero della difesa ucraina, è morta in seguito alle ferite riportate. Nella regione di Kiev invece la scorsa notte le truppe hanno effettuato 30 bombardamenti contro complessi residenziali e infrastrutture sociali. Sono stati lanciati missili e bombe nel tentativo di distruggere le infrastrutture presenti.
Intanto si è tenuto oggi il colloquio tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e il presidente russo Vladimir Putin. La telefonata è durata un’ora, ma ancora non ci sono notizie in merito. Intnato Russia e Cina condannano fermamente le sanzioni unilaterali decisa da Usa, Ue e alleati. In queste ore è in corso un colloquio tra il presidente americano Joe Biden e il leade ucraino, Zelensky. Russia e Cina, nello specifico, secondo quanto riferito in una nota del ministero degli Esteri russo, ritengono le sanzioni illegali e controproducenti.
Oleksandr Motuzyanyk, portavoce della Difesa ucraina ha voluto sottolineare che “non c’è nessun ritiro dei russi su vasta scala nelle aree di Kiev e Chernihiv ma solo movimenti limitati. Il nemico ha ritirato le unità che hanno subito le perdite maggiori per rifornirle” – ha specificato.
Foto dal conflitto