Non si arrestano i bombardamenti sulle città ucraine da parte delle armate russe. È stata, infatti, un’altra notte di agonia per Mariupol: “È ridotta in cenere, ma la città sopravvivrà”, ha detto il presidente Zelensky. Le truppe russe hanno inoltre aperto il fuoco su un ospedale pediatrico a Severodonetsk, nel nord est dell’Ucraina. Fortunatamente, i piccoli pazienti, le loro madri e il personale sono stati tempestivamente evacuati.
Intanto i rapporti tra Washington e Mosca sono ormai vicinissimi alla rottura. Per Biden, Putin sta valutando l’uso di armi chimiche: le accuse russe che Kiev abbia tali armamenti “sono false” ed è un “chiaro segnale” che Vladimir Putin “starebbe valutando di usarli entrambi” nella guerra, ha affermato il presidente americano. Putin sarebbe infatti “con le spalle al muro” e “sta preparando nuove operazioni sotto falsa bandiera”.
Biden ha poi confermato che la Russia ha utilizzato anche missili ipersonici nei bombardamenti in Ucraina. Ma “con le stesse testate impiegate sugli altri missili non fanno molta differenza, tranne che per il fatto che è quasi impossibile intercettarli”, ha sottolineato il presidente americano.