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Bari, da piazza Eroi del Mare al parco Rossani: otto luoghi della città saranno intitolati a donne

Pubblicato da: redazione | Mar, 8 Marzo 2022 - 15:00

Sanare il gap di genere nella toponomastica rendendo omaggio a otto donne che hanno rappresentato, ciascuna per la sua storia, modelli di impegno politico e civile, eccellenze nel campo dell’arte e della cultura e vittime della violenza di genere e criminale. E’ questo l’obiettivo dell’iniziativa portata avanti dall’amministrazione comunale che ha aderito alla cmpagna di Anci e dell’associazione Toponomastica femminile “8 marzo, 3 donne, 3 strade”.

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La toponomastica, in particolare, può farsi parte attiva e responsabile nell’azione di recupero della memoria storica delle donne che hanno agito e prodotto cultura, che hanno avuto un ruolo nella storia, nelle scienze e nelle arti o che sono diventante un simbolo di lotta o di cambiamento. Da tempo l’amministrazione comunale è infatti impegnata a ridurre il divario di genere storicamente esistente nelle intitolazioni di luoghi e spazi pubblici presenti sul territorio cittadino.

In mattinata, proprio nella giornata dedicata alle donne, la delibera è stata approvata dalla giunta comunale così da permettere alla città di Bari, di intitolare otto spazi pubblici a donne che hanno cambiato la storia e hanno lottato. La mappa con gli otto spazi pubblici è stata presentata questa mattina in conferenza stampa, a Palazzo di Città, dal vicesindaco e assessore alla Toponomastica Eugenio Di Sciascio e dalle assessore comunali e da consigliere comunali e municipali.

“Oggi è la Giornata internazionale della donna – ha dichiarato Di Sciascio – e non possiamo non dedicare questa giornata alle donne dell’Ucraina, bambine, ragazze, donne e anziane che in questo momento stanno vivendo il dramma più atroce che si possa immaginare, come se l’umanità non fosse mai riuscita ad imparare dagli errori e dagli orrori del passato. Il nostro auspicio è che si possa arrivare alla pace il prima possibile” – ha concluso. Otto le donne a cui saranno intitolati gli spazi pubblici della città di Bari:

La “Biblioteca di comunità”, situata nel parco “Lascito Garofalo” – Municipio V – sarà intitolata a Marielle Franco (1979-2018). Marielle, Politica e sociologa brasiliana, attivista per i diritti umani e delle persone lgbt che si è battuta in prima linea per denunciare gli abusi della polizia e per difendere i diritti delle donne nere e dei giovani delle favelas. Consigliera comunale a Rio de Janeiro, Presidente del comitato delle donne del consiglio comunale, è stata uccisa all’età di 38 anni a Rio de Janeiro:

Il giardino situato nella zona pedonale ex via Martiri D’Otranto – Municipio I – sarà intitolato a Maria Celeste Nardini (1942-2020), già parlamentare e attivista, animata da passione civile e impegno in favore dei più fragili, degli ultimi e dei diritti delle donne. A Chiara Fumai  (1978-2017), sarà intitolata l’area a verde situata in piazza Eroi del Mare, nel triangolo composto da piazza degli Eroi, lungomare di Crollalanza e dal tratto oltre via Giuseppe Bozzi. Fumai era una giovane artista conosciuta e apprezzata come una eccellenza assoluta nel panorama dell’arte contemporanea italiana, raggiungendo grande fama internazionale.

Un  palco del Teatro Comunale Niccolò Piccinni sarà intitolato invece a Mariolina De Fano (1940-2020). Considerata una “pietra miliare” del teatro barese, artista sensibile, capace di incarnare la baresità con tutte le sue contraddizioni, fin dall’inizio della sua quarantennale carriera, ha saputo conquistare la simpatia e l’affetto dei baresi. Il suo talento e la sua professionalità l’hanno proiettata nel panorama della cinematografia nazionale. Il tratto iniziale di via Michele Garruba, da piazza Cesare Battisti a via De Rossi sarà intitolato a Sabina Anemone (1913-2004).

Sabina è stata la prima donna a conseguire la Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bari, specializzandosi in pediatria. Dal 1940, per tutto il periodo bellico, svolse la sua attività presso l’Ospedale Sanatorio Cotugno, curando i bambini affetti da tubercolosi, e prestando, nel contempo, visite gratuite alle mamme in difficoltà presso l’ambulatorio La goccia del latte, suscitando riconoscimenti ed ammirazione da parte di tutta la comunità barese. Direttrice del reparto infettivi dell’Ospedaletto dei Bambini, nel 1971 diventò insegnante di Igiene e Anatomia all’Istituto Tecnico Femminile di Bari fino al raggiungimento della pensione. Morì a Bari all’età di 91 anni.

A Norma Cossetto (1920-1943), sarà intitolata una via cittadina nelle vicinanze del Villaggio Trieste. Cossetto era una studentessa istriana, catturata e imprigionata dalle truppe titine, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Medaglia d’oro al merito civile per la luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio. A Maria Colangiuli (1930-2000), sarà intitolata l’area verde prospiciente via Vincenzo Ricchioni, tra via Nicola Leotta e via Riccardo Ciusa. Maria fu vittima innocente, colpita a morte da un proiettile vagante mentre era all’interno della sua casa, durante una sparatoria per strada tra gruppi criminali rivali. Infine, a Caterina Susca, (1953-2013), mamma e donna esemplare, nata e vissuta nella città di Bari, che l’11 novembre del 2013 non è sopravvissuta all’aggressione e alla violenza feroce, perpetrata a suo danno da un brutale assalitore, sarà intitolata, in prossimità di un albero presso il parco “Rossani”, una targa in sua memoria e di tutte le donne vittime di violenza.

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