Era stata sospesa dal lavoro e dalla retribuzione per due giorni dopo aver espresso critiche sui social in merito alla dotazione di dispositivi di protezione individuale per il personale sanitario a Brindisi. Protagonista un’autista soccorritrice del 118 di Fasano che dovrà ora essere risarcita dall’associazione per cui presta servizio.
E’ quanto ha stabilito con una sentenza il giudice del Lavoro di Brindisi, Maria Forastiere che ha accolto il ricorso della donna. Oltre al risarcimento, l’associazione, secondo quanto deciso dal giudice, dovrà anche pagare le spese legali all’avvocato che ha assistito la donna, Sara Zaccaria. I fatti risalgono all’aprile del 2020, nel pieno dell’emergenza sanitaria. La donna, in particolare, aveva commentato un post pubblicato dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, scrivendo che la situazione dell’Asl di Brindisi era “vergognosa”.
Alle sue parole aveva allegato un’immagine della dotazione in uso al 118. Secondo il datore di lavoro le dichiarazioni gettavano “discredito” sull’immagine dell’Asl e del 118 generando inoltre “allarmismo ingiustificato”. Secondo il giudice invece il contenuto del post “costituisce manifestazione di un’opinione” ed è pertanto indubbio che “il tema affrontato rivestisse interesse pubblico e che la stessa aveva diritto di riferire la propria esperienza”. Ragion per cui la sanzione disciplinare è stata annullata e, di conseguenza, restituita la quota dello stipendio sottratta.