Il miglioramento in Italia dei numeri della pandemia di Covid-19 porterà a breve a nuovi allentamenti delle restrizioni. Il governo Draghi ha, quindi, in programma le riaperture e sta preparando un decreto che a metà marzo porterà un calendario preciso per ciò che sarà possibile fare o meno.
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza che allarga ai viaggiatori che arrivano dai paesi extra Ue le stesse regole che valgono per i comunitari. Non sarà quindi più necessaria la quarantena: dal primo marzo per entrare in Italia basteranno le stesse condizioni del Green pass base, cioè certificato di vaccinazione, di guarigione, o test negativo. Ma vediamo nel dettaglio quali sono le date da annotare per il ritorno alla normalità:
1 marzo: è previsto l’aumento della capienza di stadi e palazzetti dello sport al 75% e al 60%. La Figc è al lavoro con il Governo per tornare con una capienza degli stadi al 100% entro la metà del prossimo mese.
10 marzo: sarà di nuovo possibile fare visita in ospedale ai familiari e amici ricoverati, per 45 minuti al giorno, anche nelle terapie intensive e senza discrezionalità dei direttori sanitari.
31 marzo: finisce lo stato d’emergenza proclamato dal Governo Conte nel 2020 all’esplodere della pandemia. A meno di imprevisti peggioramenti, Draghi non intende andare oltre.
1 aprile: con l’inizio di aprile non dovrebbe essere più necessario il green pass rafforzato per consumare all’aperto in bar e ristoranti. lo stesso varrà per piscine all’aperto e impianti sportivi. Sempre dal primo aprile, come riporta il Corriere della Sera, allo scopo di rilanciare il turismo per Pasqua, potrebbe arrivare un allentamento sui trasporti a lunga percorrenza così come sulle regole negli hotel.
maggio: se la curva pandemica continuerà a scendere, potrebbe decadere obbligo di green pass base per i negozi che non vendono generi alimentari e di prima necessità. Potrebbe non servire più il green pass anche per cinema, teatri e stadi.
15 giugno: decade l’obbligo vaccinale a lavoro per gli over 50 ma anche per sanitari, insegnanti e militari.
21 giugno: cambieranno le regole dello smart working, visto che le vecchie decadranno il 31 marzo.