“Da molti mesi segnalavamo la presenza di capre legate alla catena e cani provenienti da chissà dove all’interno di una sorta di masseria nella periferia di Alberobello (BA) ma senza alcun intervento significativo, tanto che in tutto questo tempo testimoni affermano essere stati diversi i cani detenuti e poi spariti e poi altri nuovi detenuti nella disponibilità del denunciato”. Comincia così il racconto di “Stop Animal Crimes Italia – Movimento Nazionale di denuncia dei reati a danno di animali e ambiente”.
Dopo le segnalazioni su presunti maltrattamenti, i volontari hanno chiamato i carabinieri che dopo aver allertato il servizio veterinario Asl Bari, hanno effettuato un sopralluogo nella struttura segnalata. “Il sopralluogo – si legge in una nota – ha condotto alla contestazione di pesanti sanzioni per violazioni in materia di detenzione di animali e alla denuncia penale che depositeremo come Movimento animalista nei confronti del trasgressore per varie ipotesi di reato che vanno dal maltrattamento animale all’allevamento abusivo”.
“Siamo soddisfatti dell’esito del controllo – spiegano ancora i volontari – ma abbiamo il dovere di denunciare come sia difficoltoso ottenere un controllo da parte delle Autorità preposte in tema di animali; la legge affida al sindaco la responsabilità degli animali vaganti e l’osservanza delle leggi e regolamenti sul benessere animale e individua nella Polizia Locale e Asl le Autorità deputate, ma non in via esclusiva. Le leggi dello Stato in materia, infatti, stabiliscono che tutte le Forze dell’Ordine hanno l’obbligo/dovere di accertare qualunque reato, senza l’obbligo della presenza del tecnico (in tal caso il veterinario) il quale, può agire successivamente al sequestro d’iniziativa. Invitiamo – conclude la nota – le Autorità preposte ad avere la mano più pesante quando si tratta di detenzione di animali – essendo essere senzienti – assolvendo, la rigorosa applicazione della legge e relativa pena, ad una funzione di punizione/dissuasione più efficace nei confronti di trasgressori, per cui gli animali sono solamente oggetti”.