Bloccata per oltre due ore in un’ambulanza. Con il suo presunto aguzzino che le avrebbe prima toccato le parti intime e poi avrebbe commesso violenza mentre lei era in stato di semi incoscienza. Il racconto shock è contenuto nell’ordinanza che ha portato ieri all’arresto di un paramedico volontario: nella scorsa notte di Halloween l’uomo avrebbe abusato di una studentessa, dopo che la ragazza si era sentita male durante una festa al Palaghiaccio.
Il racconto, contenuto nell’ordinanza che ha disposto gli arresti domiciliari del paramedico, comincia proprio nel momento in cui la ragazza si sente male e viene accompagnata dagli amici nell’ambulanza situata all’esterno del Palaghiaccio, dove era in corso una festa. Secondo la testimonianza della studentessa all’interno c’era un paramedico che le somministra venti gocce.
“Il paramedico mi disse che per stare meglio dovevo o vomitare o masturbarmi”, si legge nelle dichiarazioni della studentessa. La ragazza evidenzia in tutto il racconto il suo stato di semi incoscienza, di sonnolenza. “Ad un certo punto sentivo che qualcuno mi toccava nelle parti intime – si legge ancora – scostando le mutandine, ero bloccata, stordita e inerme. Ricordo che faceva dei versi quelli che fa un uomo quando è eccitato. I versi li ricordo bene. Ho sentito che si è slacciato i pantaloni. Di quello che è accaduto dopo non ho ricordi precisi ma ricordo che si è messo sopra di me”. La ragazza racconta i dettagli della violenza subita.
Al termine della testimonianza precisa: “Ho avvertito sonnolenza dopo aver ingerito le 20 gocce date dal paramedico, prima avvertivo solo senso di vomito e mal di testa ma non sonnolenza. Non voglio che quanto accaduto a me possa accadere a qualche altra ragazza, un medico o paramedico salva vite, non si approfitta di coloro che hanno bisogno di aiuto. Lui ha solo abusato di me”.