Non c’è correlazione tra la morte di Alessandro Cocco, 54enne deceduto per una trombosi al Policlinico di Bari lo scorso 15 giugno, e la somministrazione del vaccino Johnson & Johnson.
Secondo i consulenti della Procura di Bari, nello specifico, il vaccino, avrebbe “con maggiore probabilità agito come concausa minima” perché l’uomo soffriva di una pregressa artrosi venosa e del deficit della proteina S, di cui non era a conoscenza. “Non si ritiene possibile affermare oltre ogni ragionevole dubbio” – sottolineano – “che il vaccino sia stata la causa unica ed esclusiva nella determinazione” del decesso.
Sulla base di queste valutazioni, la pm Larissa Castella ha chiesto l’archiviazione del caso. L’uomo, residente nel capoluogo pugliese, ma originario di Roma, si era sottoposto alla vaccinazione il 26 maggio. Il 10 giugno, circa 11 giorni dopo, ha avuto un malore. Gli è stata prescritta così una terapia farmacologica “per trombosi venosa periferica”. Il 12 giugno le sue condizioni sono peggiorate, l’uomo fu pertanto ricoverato in rianimazione al Policlinico di Bari, dove è poi deceduto pochi giorni dopo.