Una chat bot per ottenere un certificato o chiedere informazioni. E’ quanto presentato in mattinata, tramite dimostrazione dal vivo, dall’assessore all’Innovazione tecnologica Eugenio Di Sciascio, accompagnato dall’ingegner Valerio Summo, funzionario della ripartizione IT, nell’ambito delle attività volte a semplificare le interazioni dei cittadini con i sistemi digitali dell’amministrazione comunale.
Si tratta, in particolare, di un agente software che simula, attraverso un’elaborazione automatica, le conversazioni umane e consente agli utenti di comunicare con un sistema digitale come se stessero parlando con un umano. L’elaborazione avviene attraverso tecniche di artificial intelligence (AI), quali machine learning e rule-based grammar matching. La chat bot che sarà utilizzata dal Comune si chiama EVA ed è stato progettata in modo da consentire ai cittadini di porre quesiti generici sui servizi comunali, ricercare un servizio di Egov, con relativo link alla scheda servizio, ottenere un certificato, disporre di un help (Faqbot) in fase di compilazione di un form (es. cambio di residenza).
Ad oggi, il chatbot è stato addestrato per gestire e comprendere le seguenti tipologie di messaggi: domande e quesiti generici su 26 tematiche differenti; ricerca e individuazione di 13 servizi Egov già attivi sul portale egov.comune.bari.it (certificati anagrafici, dichiarazioni, pagamenti); emissione diretta di un certificato anagrafico (tra quelli attivi sulla piattaforma) contestuale alla conversazione con il chatbot per gli utenti autenticati con SPID/CIE; supporto alla compilazione di un web form (Cambio di Residenza) per gli utenti autenticati con SPID/CIE.
“Con l’introduzione di questo agente automatico dotato di intelligenza artificiale – ha dichiarato Eugenio Di Sciascio – intendiamo supportare e assistere l’utente interessato ad utilizzare i servizi digitali dell’amministrazione comunale, a partire da quelli presenti nell’ambito della piattaforma EGOV2. Da oggi la amministrazione si dota così di un’assistente virtuale capace di interagire con i cittadini in una serie di attività che riguardano ad esempio la richiesta di informazioni o il supporto alla compilazione di certificati, alcuni dei quali già oggi vengono prodotti con il supporto di EVA senza necessità di compilare alcunché” – ha aggiunto sottolineando che Eva è un progetto “on going”.
“L’architettura informatica è stata già completata – ha proseguito – ma continueremo a lavorare con il personale dell’urp e con i funzionari di diverse ripartizioni, a cominciare da quelli dei servizi demografici, per ampliare progressivamente la base di conoscenza disponibile a partire dalle domande più frequenti rivolte agli uffici e consentire a questo assistente virtuale di “imparare”, acquisendo via via nuove funzionalità e conoscenze. Il nostro auspicio è che da oggi, grazie a questo nuovo servizio, i cittadini possano ottenere risposte semplici e immediate a molti dei loro quesiti senza necessità di effettuare ricerche dentro i siti dell’amministrazione e riducendo di conseguenza i tempi necessari per ottenere informazioni e servizi” – ha concluso.
Alle sue parole fanno eco quelle di Valerio Summo, funzionario della ripartizione IT. “Dietro questo nuovo assistente virtuale c’è dialogflow, di google in grado di interpretare il linguaggio naturale delle persone che potranno interrogare EVA per ricevere informazioni sui servizi online o ottenere alcuni certificati nel corso dell’interazione con questo chatbot. Attraverso la comprensione del linguaggio naturale, EVA supporterà i cittadini nell’individuazione del servizio di egovernment prescelto e nel relativo utilizzo. Allo stato i temi già implementati nel servizi riguardano informazioni generiche su organizzazione degli uffici, contatti e recapiti oltre che istruzioni puntuali per l’utilizzo dei servizi scolastici e per la richiesta di dichiarazioni e certificati anagrafici, ma a breve se ne aggiungeranno altri”.