Avrebbe perseguitato la sua psicologa con minacce e telefonate. Finisce di nuovo in carcere un 38enne barese per il reato di atti persecutori. L’uomo era già stato arrestato anni fa per stalking.
Le indagini della Polizia, coordinate dalla Procura di Trani, hanno accertato che alla presunta vittima, quando nel 2013 seguiva il corso di specializzazione in psicoterapia, fu affidato un paziente proveniente da un Centro di salute mentale affetto da “disturbo psichiatrico”. Sin dai primissimi incontri il paziente, che allora aveva 30 anni, quest’ultimo, secondo quanto emerso, avrebbe iniziato a comportarsi come se la dottoressa fosse la sua fidanzata. L’uomo infatti, effettuava domande di natura personale e apprezzamenti sull’aspetto fisico sino ad arrivare a comportamenti molesti tramite messaggi telefonici, anche a sfondo sessuale. Non sono mancati inoltre gli insulti e le minacce quando la donna non rispondeva.
Nel 2017 la psicologa ha presentato diverse denunce che hanno portato all’arresto del suo presunto stalker. L’uomo è finito in una comunità riabilitativa assistenziale psichiatrica per essere sottoposto a terapia farmacologica in quanto era stato dichiarato incapace di intendere e di volere. Nel settembre 2021, terminata la cura, il paziente avrebbe ricominciato ad inviare messaggi e a telefonare alla donna tramite un numero sconosciuto. La donna ha sporto nuovamente denuncia e l’uomo, oggi 38enne, è tornato in carcere.