Nei primi 10 mesi del 2021 in Puglia gli infortuni sul lavoro sono aumentati rispetto al 2020 del 4,37% (passando da 19.076 a 19.909), con un incremento maggiore per gli over 60 (+6,7%) nelle professioni sanitarie e nella pubblica amministrazione. Gli infortuni mortali hanno visto un incremento ancora maggiore: +49,09% (da 55 a 82).
Sono alcuni dei dati forniti dall’Inail regionale che ha presentato oggi un dossier sul quinquennio 2016-2020 e l’esito delle prime analisi sul 2021, ancora parziali. Con riferimento all’attività ispettiva dell’Inail, i dati del 2020 documentano 7.232 ispezioni, soprattutto sui cantieri, con irregolarità accertate nel 66,65% dei casi.
Dal dossier emerge che dal 2016 al 2019 gli infortuni sul lavoro si attestano mediamente sui 31 mila all’anno, mentre nel 2020 sono diminuiti a poco più di 25 mila (-18,75%) “per effetto della pandemia e del blocco delle attività produttive durante i periodi di lockdown” rileva il direttore regionale Inail Puglia Giuseppe Gigante. E tuttavia, il 2020 ha registrato un aumento del 106% nel settore della sanità, per effetto dei contagi Covid. I dati evidenziano comunque che i settori che registrano il maggior numero di infortuni restano quelli dell’edilizia e dell’agricoltura e che anche molti incidenti stradali sono riferibili a lavoratori che hanno infortuni su strada nel tragitto casa-lavoro. I numeri rivelano che il 22%, quindi più di un incidente su stradale su cinque, riguarda un infortunio sul lavoro. In Puglia le strade più pericolose si confermano le Statali e Provinciali del Foggiano. (ANSA).